“L’attuazione della Legge 29 maggio 2017, n. 71 sul cyberbullismo è stata una svolta importante e un provvedimento decisivo per combattere le discriminazioni. Tuttavia ancora oggi oltre il 50% delle ragazze e dei ragazzi tra gli 11 e 17 anni ha subito episodi di bullismo e tra questi il 22,2% riferisce di essere stato vittima di cyberbullismo. Serve prevenzione e una linea rigorosa nelle sanzioni” lo dichiara la senatrice Valeria Fedeli nella Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola. “Durante il mio mandato al Miur abbiamo avviato il Piano Nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyber-bullismo a scuola, un percorso che ha come obiettivo quello di coinvolgere direttamente il maggior numero possibile di istituzioni e creare una rete nazionale di contrasto al bullismo, con la costituzione di un Osservatorio interministeriale, l’organizzazione di incontri di sensibilizzazione e di educazione digitale, tutor per gli studenti che subiscono discriminazioni, iniziative di formazione per i docenti e i genitori e azioni finalizzate a stimolare nei ragazzi una riflessione sull’uso corretto della rete. Un piano che prenda a riferimento l’art. 3 della Costituzione, che educhi i giovani ad essere cittadine e cittadini responsabili e consapevoli, rispettosi delle differenze e della dignità della persona. Anche il ruolo degli adulti è fondamentale perché l’ascolto, l’attenzione e la capacità di saper leggere le debolezze e le contraddizioni dei giovani sono atteggiamenti indispensabili per proteggere le nostre ragazze e i nostri ragazzi”.


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