“La Regione Veneto ed il Comune di Venezia hanno votato contro il bilancio consuntivo dell’Autorità di Sistema Portuale di Venezia. Ciò impedirà all’Autorità di devolvere al territorio veneziano oltre 5 milioni di euro.
Il bilancio consuntivo 2019 dell’Autorità portuale presenta un avanzo di amministrazione di oltre 25 milioni di euro. Di questi, almeno cinque sono disponibili per le provvidenze di cui all’articolo 199 del Decreto Rilancio, in discussione alla Camera dei Deputati.
Il Governo ha previsto, in considerazione del calo dei traffici nei porti italiani derivanti dall’emergenza COVID – 19, la possibilità di introdurre misure di sostegno agli operatori portuali e alle imprese che operano nel settore portuale e marittimo prevedendo la facoltà per le Autorità di sistema portuale di disporre, fino all’azzeramento, la riduzione dell’importo dei canoni concessori e di quelli relativi alle concessioni per la gestione di stazioni marittime e servizi di supporto a passeggeri anche utilizzando il proprio avanzo di amministrazione.
Il voto contrario di Regione e Comune al bilancio consuntivo, approvato dai Revisori del Conto nominati dai ministeri Finanze e Trasporti, senza alcuna motivazione ufficiale, ne ha impedito l’approvazione e, soprattutto, la possibilità di destinare per Venezia i cinque milioni di euro disponibili ai sensi del Decreto Rilancio.
Un’azione scellerata che nega a Venezia un’importante risorsa, utilissima per favorire decine di aziende che lavorano nel settore per rilanciare le loro attività provate dall’epidemia.
Considerato che non sono state espresse le ragioni della contrarietà, chiediamo a Regione e Città metropolitana di rivedere la propria scelta (o di motivarla con argomentazioni responsabili e credibili) . È l’unico modo per permettere a tante i prese di avere i benefici economici”. Così in una nota i senatori del Pd Andrea Ferrazzi e Vincenzo D’Arienzo.


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