‘Sono convinto che questa riforma risponda ai punti fondamentali che il disegno complessivo si proponeva’.
Lo ha affermato il senatore del Partito democratico Marco Filippi, capogruppo in Commissione Lavori pubblici e Infrastrutture intervenendo in dichiarazione di voto sulla riforma della Rai.
‘Il passo più consistente è la riforma della governance della Rai – ha sottolineato Filippi – in modo che sia possibile una distinzione più marcata tra gestione e controllo Con il nuovo sistema di scelta dei componenti del CdA si migliorerà sicuramente la qualità e la trasparenza delle scelte, permettendo ai cittadini di seguire meglio, e di valutare appieno, i criteri di scelta. L’amministratore delegato avrà, con la nuova legge, la possibilità di guidare l’azienda senza dover tener conto, in ogni singola scelta, dei pesi e dei desideri di partiti o, come pure è avvenuto in passato, di singoli esponenti politici’.?
‘Importante è anche il nuovo metodo per il rinnovo della Convenzione sul servizio pubblico radio-tv, che sarà aperta alla partecipazione dei cittadini e guarderà al futuro in maniera più puntuale, rispondendo così ai nuovi bisogni di informazione e cultura chiesti da una società più frammentata e con più fonti d’informazione.? Come pure si dovrà rafforzare il profilo di una RAI che traini l’industria audiovisiva nazionale, favorendo la crescita della produzione indipendente e promuovendo la cultura italiana e il made in Italy, che completi la digitalizzazione dei suoi archivi da mettere a disposizione su tutte le piattaforme, che faccia innovazione, cioè sperimenti nuovi linguaggi, nuovi formati, nuove applicazioni’.
‘Questo aiuterà a superare il sistema del duopolio – ha concluso Filippi – valorizzando il pluralismo rappresentato anche dalle tanti emittenti locali, alcune con un profilo di attenzione al territorio che va salvaguardato’.

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