“È del tutto evidente che chi incita allo stupro e alla violenza contro le donne non possa avere alcuno spazio sul palco di Sanremo. È giusto e sacrosanto pretendere che il sevizio pubblico non si presti a fare da megafono a chi fomenta qualsiasi tipo di discriminazione e, addirittura, il femminicidio. Le parole di Amadeus di qualche giorno fa hanno già offerto un’immagine sconfortante del progetto autorale, incapace di proporre un’immagine della donna che non sia intrisa di banali e imbarazzanti stereotipi che avremmo dovuto superare da un pezzo. E adesso ci si mette anche la scelta di far esibire Junior Cally con il suo carico di sessismo, misoginia e violenza”. Lo dichiara la senatrice del Pd Simona Malpezzi, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento.

“Sorprende – aggiunge – l’alzata di scudi di Salvini che, evidentemente, sostiene le donne a giorni alterni. Altrimenti, nelle ore scorse, avrebbe evitato di definire un orrendo crimine come il Revenge Porn, una semplice “scelta sessuale” su cui non mettere bocca”.

“Per quanto mi riguarda – conclude Malpezzi – nessuna esigenza aziendale, può giustificare lo sdoganamento di odio, violenza e discriminazione contro il genere femminile. Il Festival, da questo punto di vista, è partito davvero con il piede sbagliato. Da madre sono davvero preoccupata, e non perché ho figlie femmine, ma perché veicolare un messaggio del genere è terribilmente diseducativo e pericoloso per chiunque deciderà di godersi lo spettacolo del Festival”.


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