Il Sud questa volta non ha perso il treno. Si è aggrappato al volo per portare a casa un risultato storico: l`Alta velocità su tratte ferroviarie che attraversano Puglia, Basilicata e Campania. Nel decreto «Rilancio», su proposta del Ministero delle Infrastrutture, è stato approvato e finanziato l`avvio delle procedure per la progettazione e realizzazione di opere lungo tre itinerari: Salerno-Reggio Calabria, Taranto-Metaponto-Potenza-Salerno e Genova-Ventimiglia. Il risultato raggiunto porta la firma del sottosegretario alle infrastrutture, il lucano Salvatore Margiotta che aveva provato a «piazzare» il piano già nel «Cura Italia» senza riuscirci ed è tornato alla carica con il nuovo decreto, andando a meta grazie anche alla sponda del ministro Paola De Micheli.
Sottosegretario, da quanto tempo lavora su questo progetto?
«Da mesi, prima dell`emergenza Covid. Quando sono stato nominato sottosegretario, nel pensare all`apporto che potessi dare al Mezzogiorno, tra le varie cose che mi sono sembrate prioritarie ho focalizzato l`attenzione sulle ferrovie Salerno-Reggio Calabria e Taranto-Metaponto-Salerno-Potenza per garantire loro la vera alta velocità».
Vera, perché oggi pur essendo attraversata dal Frecciarossa, i treni lungo questi tratti viaggiano a ritmo ridotto…
«Sì, in diversi punti i convogli procedono molto lentamente. Il Frecciarossa è utile, ma è un mezzo che non sviluppa le sue potenzialità. È un po` come una Ferrari
lanciata su una strada sterrata e tortuosa».
Quando si parla di opere pubbliche c`è sempre il timore che i tempi di realizzazione siano lunghi. E che la dotazione finanziaria venga meno tra rimodulazioni e nuove priorità. Nel caso specifico, possiamo considerare in cassaforte l`obiettivo?
«C`è un finanziamento certo. L`opera è prevista nel contratto di programma Rfi-Ministero infrastrutture, ma per concretizzare il tutto era necessaria la progettazione. Rfi non fa progetti che non abbiano un imprimatur di priorità e finanziamenti. Abbiamo fatto il primo passo, il più importante, tenuto conto, tra l`altro, che nel decreto quelli della Salerno-Reggio Calabria e della Taranto-Milano sono, con la Genova-Ventimiglia, gli interventi nel- l`unico articolo del decreto in cui si parla di infrastrutture. Complessivamente sono opere finanziate per 40 milioni di euro. Per me è una grande soddisfazione».
Può sbilanciarsi sui tempi di realizzazione?
«In attesa del completamento della progettazione, ci sono lavori che partiranno nei prossimi mesi. Durante l`estate saranno aperti 22 cantieri lungo la linea Potenza-Battipaglia per un totale di 30 milioni di euro. Penso che già nel prossimo autunno gli interventi ci consentiranno di risparmiare almeno dieci minuti coprendo il tragitto dal capoluogo lucano a Salerno».
Taranto è considerata un`emergenza nazionale. Ritiene che la presenza della città pugliese nel piano infrastrutturale abbia aiutato a creare quel canale prioritario di cui c`era bisogno per incassare il via libera?
«Assolutamente sì. Su Taranto c`è grande attenzione da parte del Governo. Sono grato al ministro De Micheli che ha compreso la portata dell`intervento per tutto il Mezzogiorno appoggiandomi fin da subito: la Taranto-Potenza-Salerno e la Salerno-Reggio Calabria costituiscono opere significative per abbattere lo storico gap infrastrutturale del Sud».
A proposito di Governo, al di là del decreto «Rilancio», ritiene che in questa emergenza Covid abbia da rimproverarsi qualcosa o ha fatto il massimo che era nelle sue possibilità?
«Non poteva fare di più. In questa “fase 2” con i tre decreti Cura Italia, Liquidità e Rilancio crediamo di dare molte risposte, non tutte. Non abbiamo risolto i problemi del Paese che, peraltro, sono pregressi. L`obiettivo non è tornare a livello pre-Covid ma andare oltre, considerando che eravamo già in una crisi economica fortissima».
Sa che non mancano le polemiche. Molti lamentano che i provvedimenti presi non abbiano prodotto risultati tangibili: c`è chi aspetta i soldi della Cassa integrazione in deroga, chi quelli del bonus peri liberi professionisti. E sui prestiti garantitile banche spesso chiudono la porta agli imprenditori…
«Sono situazioni che mi amareggiano. Il presidente Conte è consapevole di queste criticità e c`è l`impegno di tutto il Governo a fare di meglio».
Fare meglio in cosa?
«Intervenire sulla burocrazia che imbriglia le imprese e rallenta le opere. Nei prossimi giorni con un altro decreto ci concentreremo proprio sulla semplificazione, al cui interno, su delega del ministro De Micheli, mi occuperò della parte che riguarda l`edilizia e i lavori pubblici».


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