“Finalmente il Ministro Toninelli ha illustrato le linee programmatiche che intende perseguire e lo ha fatto in commissione Lavori Pubblici e non su Facebook o Twitter. Si tratta di un piccolo passo avanti per chi ormai considera il Parlamento un noioso orpello e non più il centro della sovranità popolare” Lo dichiara, in una nota stampa, il capogruppo Pd in Commissione lavori pubblici, senatore Salvatore Margiotta.
“Abbiamo appreso che il Ministro intende agire in continuità con i precedenti governi su una serie di importanti questioni e di questo non possiamo che rallegrarci poiché si certifica che il lavoro svolto dal Pd non solo è stato utile ma anche apprezzato, nonostante le dichiarazioni bellicose fatte ad uso e consumo della rete. Anche su questi temi, faranno finta che si tratti di governo del cambiamento!”
“Tuttavia – prosegue – abbiamo segnalato alcune criticità al Ministro sulle quali sarebbe opportuno fare rapidamente chiarezza. Sui principali dossier strategici, infatti, regnano incertezza e confusione che rischiano di far pagare un conto salatissimo ai cittadini e al sistema Paese. Sulla Tav Torino-Lione e, più in generale le grandi opere, il Tap, Alitalia e il Codice degli Appalti non una parola convincente se non, addirittura, un inquietante silenzio. Per non parlare del dietro front sulla fusione FS-ANAS e del vergognoso azzeramento del CDA di Ferrovie, nonostante i risultati estremamente positivi raggiunti”.
“Capisco che il Ministro Toninelli sia in imbarazzo per aver disatteso molti degli impegni presi con gli elettori in merito alla cancellazione delle grandi opere, ma prima o poi dovrà trovare le parole perché ogni giorno che passa il Paese brucia milioni di euro a causa del dilettantismo, l’indecisione e la faciloneria con cui il M5S sta affrontando la prova di governo. Sotto gli spot niente”, così conclude il senatore dem.


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