“L’analisi costi-benefici per Toninelli non è stata superflua. Infatti, è stata semplicemente sconfessata nei fatti, nonostante il Ministro si sia particolarmente impegnato per indirizzare l’esito verso la soluzione auspicata. E oggi, senza alcun pudore o senso del ridicolo, continua a professare la sua fede No Tav. In un Paese normale, un Ministro così si sarebbe già dimesso ma, purtroppo, con il governo del cambiamento tutti rimangono al loro posto. E, dunque, niente dimissioni per il Ministro che, smentito dal suo stesso governo, dovrà realizzare un’opera cui si oppone. Se il cambiamento è questo, gli italiani ne avrebbero fatto volentieri a meno”. Lo afferma il senatore Pd Salvatore Margiotta, capogruppo Pd in commissione lavori pubblici.


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