“Il decreto sblocca cantieri è l’ennesimo pasticcio di una maggioranza in evidente difficoltà che non è più in grado di gestire nessun dossier importante. Questo è un provvedimento che non aiuterà a sbloccare opere grandi e piccole ma che, di contro, aumenterà clientele e illegalità. Dicono di aver sospeso il Codice degli Appalti ma non è vero. Si sospendono solo alcuni aspetti e non si affrontano in alcun modo i nodi strutturali, come la riduzione e la qualificazione delle stazioni appaltanti”. Lo dice il senatore Salvatore Margiotta, capogruppo del Pd nella Commissioni Lavori pubblici.
“Il combinato disposto – prosegue Margiotta – dell’aumento delle stazioni appaltanti e la possibilità di scegliere le commissioni giudicatrici come si vuole, in barba a qualsiasi norma di legge, determina quello che autorevoli esponenti del settore hanno definito norme criminogene. Ma, come se non bastasse, hanno anche previsto l’affidamento congiunto di progettazione ed esecuzione dei lavori, demolendo il principio cardine del codice degli appalti e cioè la centralità, la qualità della progettazione e la terzietà del progettista rispetto all’impresa. Tutte cose su cui, nella scorsa legislatura, il M5S era completamente d’accordo. Saranno premiate le imprese scorrette e penalizzati i progettisti e chi lavora rispettando le regole. Il decreto che doveva far ripartire l’Italia rischia seriamente di complicare la situazione, alimentando opacità, ricorsi e contenziosi e non intervenendo in alcun modo per semplificare e accorciare i tempi per la progettazione e la cantierizzazione. Il governo – conclude Margiotta – si sta assumendo la responsabilità di dare il colpo di grazia a un settore in crisi che avrebbe bisogno di ben altri interventi”.


Ne Parlano