‘La riforma del sistema di qualificazione delle imprese che partecipano agli appalti di lavori pubblici, la cui revisione è espressamente richiesta dal disegno di legge di delega del governo per la riforma del codice degli appalti, dovrà: garantire l’affidamento delle opere a soggetti realmente qualificati per eseguirle e portarle a termine in tempi certi e precisi; individuare chiaramente responsabilità e ruoli, prevedendo un preciso regime sanzionatorio; rendere più selettiva l’attività di qualificazione, affidando alle Società organismi di attestazione (Soa) un controllo materiale e non meramente documentale attraverso controlli periodici e frequenti; garantire alle Soa l’accesso alle banche dati nazionale per semplificare il più possibile l’acquisizione documentale, sburocratizzando l’attività della pubblica amministrazione con conseguenti risparmi per la stessa’. È quanto affermato dal senatore del Partito Democratico Salvatore Margiotta, componente della Commissione Infrastrutture e Trasporti a Palazzo Madama introducendo il convegno ‘Dal recepimento delle direttive comunitarie alla riforma del codice degli appalti’ che si è svolto oggi all’istituto di Santa Maria in Aquiro a Roma.

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