“È una buona notizia che sia stato ritirato un emendamento alla Camera che con motivazioni non fondate cancellava le risorse per il pluralismo dell’informazione e metteva a rischio migliaia di posti di lavoro. Ma è impensabile che di fronte a questo il sottosegretario Crimi annunci un nuovo emendamento al Senato. Per prima cosa perché gli emendamenti dovrebbe proporli il Parlamento e non il Governo. Ma soprattutto perché il sottosegretario ha in mano tutte le possibilità di intervenire per migliorare, come lui dice, efficacia ed efficienza dei contributi, grazie ad una riforma da noi già realizzata e votata dal Parlamento con un consenso ampio, recependo anche proposte delle attuali forze di maggioranza dello stesso Crimi. Si fermi allora questa assurda propaganda, questo attacco ai giornali sulla pelle dei più deboli, delle tante piccole testate, delle edicole, dei distributori, delle tipografie, di migliaia di lavoratori del settore”. Lo dice il senatore del Pd Roberto Rampi, membro della Commissione Cultura.


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