“Abbiamo saputo che da mesi è in atto una vera e propria campagna intimidatoria, minacciosa e razzista nei confronti del quotidiano La Repubblica, del suo direttore Carlo Verdelli e di Eugenio Scalfari.
La campagna è condotta con lettere anonime vili e dal contenuto ributtante. Esprimere la nostra solidarietà a Repubblica, a chi la dirige e a chi l’ha fondata non è più sufficiente. Le forze politiche democratiche e il Parlamento devono denunciare con forza quanto grave sia il pericolo per la democrazia quando la violenza e l’incitamento all’odio vengono rivolti alla libera stampa, attaccata nelle sue personalità più illustri e nei suoi cronisti più attenti. Le minacce a Repubblica non riguardano una sola testata. In quelle lettere eversive c’è, esplicito, l’annuncio che qualcuno sta lavorando nel fango per chiudere la bocca ai giornali e ai giornalisti.
La storia delle democrazie contemporanee ci dice che l’eversione, il terrorismo, la violenza politica si sono sempre rivolti contro chi, nella professione e nella vita quotidiana, dà continua testimonianza dei valori della democrazia e della libertà. Questa è la ragione dell’intensificazione dell’odio e delle minacce alla libera stampa e ai giornalisti liberi”. Così il senatore del Pd Luigi Zanda in una nota.


Ne Parlano