“A chi ritiene che l’illegalità valga più della vita delle persone, noi rispondiamo: giù le mani dalla legge contro il caporalato. Quella Legge non ha ne’ buchi ne’ criticità, va soltanto applicata e applicata doverosamente. Quella Legge non si tocca e per questo siamo disposti a fare le barricate. Lo dimostra, per l’ennesima volta, l’operazione condotta dalla Polizia di Stato di Trapani tra le campagne di Marsala e Mazara del Vallo resa nota stamane, con lavoratori immigrati clandestini e regolari pagati per tre euro all’ora – considerata la paga massima – anche per dodici ore al giorno. Non è la legge che istituisce l’equazione tra caporalato e agricoltura ma chi, operando in concorrenza sleale, crea fenomeni discorsivi del mercato del lavoro e dumping interno. E’ a questa distorsione che la legge mette riparo, a tutela della dignità delle persone e del lavoro, non solo agricolo, e del lavoro agricolo di qualità. Perché l’obiettivo è, e non può essere diversamente, un’agricoltura di qualità per un lavoro di qualità. Quanto va emergendo dalle indagini condotte in Sicilia à raccapricciante, ed è indegno di un Paese civile. E’ di questo che il Ministro Centinaio dovrebbe occuparsi. O ritiene che, essendo i lavoratori coinvolti persone immigrate, possiamo anche renderle schiave in totale dispregio della loro vita e della loro dignità?”. A dichiararlo è la senatrice Pd Teresa Bellanova.


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