Giusto adeguare l`età della pensione alle speranze di vita, ma il meccanismo può diventare più equo e si dovrebbe aumentare la flessibilità in uscita per chi è in età avanzata. Gianpiero Dalla Zuanna, demografo, senatore Pd, guarda il dibattito sulle pensioni con gli occhi di chi conosce bene i rischi, anche previdenziali, di un Paese nel quale nascono sempre meno bambini, che invecchia, e che non riesce a compensare lo squilibrio generazionale con i flussi migratori.
Perché va difesa la riforma che prevede di alzare di 5 mesi l`età per la pensione di vecchiaia, portandola a 67 anni?
L’ adeguamento automatico dell`età pensionabile alle speranze di vita ha stabilizzato la quota di Pil destinata alla previdenza ed è irrinunciabile. Un
mancato adeguamento avrebbe costi elevatissimi: un solo mese di “sconto” vale 600 milioni, dunque senza scatto la maggiore spesa sarebbe di 3 miliardi. Risorse che vanno trovate attingendo alla fiscalità generale, cioè a carico di tutti, dei giovani e delle generazioni future. Evitare l`aumento produce un “danno” doppio, perché non solo si dovrebbero pagare 5 mesi di pensione in più, ma si perderebbero anche i contributi che verrebbero versati da chi lavora.
Come valuta l`osservazione che ci sono lavori più pesanti di altri?
Intanto va detto che se la speranza di vita sale è un bene, una bella cosa, non dovrebbe essere visto come un problema. Ma siccome la speranza di vita non è uguale per tutte le categorie, l`età della pensione deve tenerne conto: vanno introdotti correttivi legati all`effettiva speranza di vita. Il termine lavori “usuranti” non significa che sono “noiosi”, la definizione sta a significare che hanno un impatto sulla durata della vita. Una commissione che studi seriamente la questione è un bene, in passato questo non è mai stato fatto anche perché il sindacato ha sempre inteso porre tutti i lavoratori sullo stesso piano. Ma oggi è una questione di equità.
Come si può correggere la riforma senza vanificarne gli effetti?
Si dovrebbe cambiare il meccanismo che oggi calcola l`età pensionabile in base a quanto è salita l`aspettativa di vita in un solo anno rispetto a 2 o 3 armi prima. Ho proposto che il calcolo sia fatto su una media nel biennio, ed è l`idea che il governo sta portando avanti. Con una popolazione con molti anziani la mortalità può variare significativamente da un anno all`altro anche solo per fattori climatici. Se si tenesse conto di questo sistema di calcolo l`aumento dal 2019 sarebbe di 3 mesi e non di 5.
Al di là di tutto, però, la pensione a 67 anni…
In Italia oggi l`età effettiva del pensionamento è di 62 anni, sotto la media europea. Però la questione è seria e andrebbe aperto un confronto vero sulla flessibilità in uscita. Dovremmo incominciare a pensare a un sistema che dopo una certa età preveda ad esempio la possibilità di lavorare part-time e incominciare ad avere una parte di pensione. In certe professioni è oggettivamente difficile restare al lavoro a tempo pieno fino a una certa età.


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