Stop ai voucher e ritorno della responsabilità solidale negli appalti. È quanto prevede, in sintesi, il dl voucher approvato definitivamente al Senato. Con le norme in questione si superano i due quesiti referendari della Cgil (erano tre, ma quello per il ritorno dell’articolo 18 è stato stoppato dalla Consulta) che chiedevano proprio l’abrogazione dei voucher e il ritorno della responsabilità solidale (si sarebbe votato il 28 maggio).
Ecco le principali norme contenute nel provvedimento:
CANCELLATI I VOUCHER – Il decreto sopprime la disciplina del lavoro accessorio (attraverso l’abrogazione degli articoli da 48 a 50 del dlgs 81/2015, attuativo del Jobs act).
BUONI VALIDI FINO A DICEMBRE – Il provvedimento stabilisce un periodo transitorio. Cioè, i buoni già venduti fino all’entrata in vigore della legge, era il 17 marzo, possono essere utilizzati fino al 31 dicembre 2017.
CON QUALI REGOLE? – Il periodo transitorio ha fatto sollevare, da più parti, dubbi. Con la cancellazione degli articoli che hanno abolito i VOUCHER, infatti, sono venuti meno anche gli articoli che ne regolano l’utilizzo. Tra questi, la cosiddetta tracciabilità, cioè la comunicazione preventiva sull’utilizzo. Sul punto è intervenuta una nota del ministero del lavoro che ha chiarito come per i VOUCHER che saranno utilizzati fino al 31 dicembre prossimo dovranno essere rispettate le norme previgenti.
IL PROBLEMA BABY SITTER – Era stato sollevato un problema da più parti: con l’abrogazione dei voucher sarebbe venuto meno anche il contributo per il servizio di babysitting, erogato proprio attraverso i buoni lavoro. La possibilità era stata introdotta da una legge del Governo Monti e stabiliva il riconoscimento alle mamme lavoratrici, per un periodo di 11 mesi successivo alla maternità, la corresponsione di voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting, ovvero per fare fronte agli oneri dell’asilo (pubblico o privato), da richiedere al datore di lavoro. Il beneficio è stato prorogato fino al 2018 dall’ultima legge di Bilancio. Su questo è intervenuto il chiarimento dell’Inps, anche a seguito di un’interlocuzione con il ministero del Lavoro. L’Istituto guidato da Tito Boeri ha comunicato, in sostanza, che sui voucher baby sitting non cambia nulla, anche dopo il decreto. Con la nota, l’Inps, che aveva già modificato la procedura in modo da consentire l’emissione dei soli voucher baby sitting, sottolinea che continuerà a erogare il beneficio con questa modalità.
TORNA LA RESPONSABILITÀ SOLIDALE IN APPALTI – L’altro punto su cui interviene il provvedimento è la disciplina in materia di responsabilità solidale tra committente e appaltatore in relazione ai trattamenti retributivi (comprensivi delle quote di trattamento di fine rapporto), ai contributi previdenziali e ai premi assicurativi dovuti ai lavoratori subordinati in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto. In particolare, si modifica l’articolo 29, comma 2, del dlgs 276/2003, apportando due modifiche: viene eliminata la possibilità, per i contratti collettivi, di derogare al principio della responsabilità solidale tra committente e appaltatore, nel caso in cui, attraverso la contrattazione collettiva, si individuino metodi e procedure di controllo e di verifica della regolarità complessiva degli appalti; viene eliminato il beneficio della preventiva escussione del patrimonio dell’appaltatore, in base al quale, attualmente (ferma restando la responsabilità solidale per cui committente e appaltatore sono convenuti in giudizio congiuntamente), la possibilità di intentare l’azione esecutiva nei confronti del committente è esercitabile solo dopo l’infruttuosa escussione del patrimonio dell’appaltatore e degli eventuali subappaltatori.