Il sen. Tommaso Nannicini e l’on. Chiara Gribaudo del Pd hanno depositato un’interrogazione urgente in entrambi i rami del Parlamento per smascherare il raggiro del Governo, che sta forzando l’Inps a realizzare i tagli alle pensioni sopra 1.539 euro decisi con l’ultima Legge di bilancio soltanto dopo le elezioni europee.
“La Legge di bilancio per il 2019 ha disposto il blocco della rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici superiori a tre volte il trattamento minimo. Pertanto, dal 1° gennaio 2019, tutte le pensioni di importo superiore a 1.539 euro, che avrebbero avuto diritto a un incremento dell’1,1%, sono invece soggette al blocco della perequazione automatica. Il Governo è tornato a mettere le mani in tasca a 5 milioni di pensionati per finanziare la lotteria di quota 100 nei prossimi 3 anni.”
“Tuttavia – spiegano i parlamentari dem – le pensioni che l’Inps sta pagando da gennaio sono ancora calcolate a importo pieno, senza cioè l’applicazione della prevista riduzione. Il taglio delle pensioni scatterà solo in un secondo momento e, cosa ancora più grave, i pensionati dovranno restituire tutti insieme i soldi ricevuti in più in questi mesi con un unico conguaglio. Conguaglio che, sorpresa, rischia di avvenire solo dopo le elezioni europee. Ma più si ritarda e maggiore sarà la somma che i pensionati coinvolti dovranno restituire tutta in una volta. Oltre al danno del taglio alle pensioni, quindi, arriverà presto la beffa di scoprirlo tutto insieme. Per i propri giochetti elettorali, 5 Stelle e Lega stanno preparando le basi per quello che sarà un forte danno a 5 milioni di persone.”
“Come se non bastasse – concludono – va tenuto presente che il Governo ha stimato in Legge di bilancio che il blocco delle indicizzazioni produrrà un risparmio permanente di spesa pari a 3,6 miliardi di euro nel solo triennio 2019-2020. Soldi che si è deciso di togliere a 5 milioni di pensionati per finanziare le promesse elettorali della maggioranza, promesse comunque insostenibili tra qualche anno. Il Ministro dell’economia che pensa del fatto che queste risorse non stanno entrando nelle casse dello Stato ma sono rinviate a data da destinarsi per calcoli elettorali?”


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