Al Senato abbiamo assunto l`impegno di prendere meno dei 30 giorni previsti per esaminare e dare il parere sul decreto attuativo del Reddito d`inclusione. È un provvedimento troppo importante per non cercare di accelerarne al massimo il varo definitivo». Annamaria Parente, Pd, è stata la relatrice della legge delega per il contrasto alla povertà e per il decreto attuativo promette tempi stretti.
Eppure si tratta di un provvedimento ampio e non condiviso da tutti…
In realtà, nell`iter di definizione del decreto c`è stato un dialogo continuo e proficuo con il governo e l`Alleanza contro la povertà che ha portato già a un`intesa su molti aspetti della norma attuativa.
Il Movimento 5 stelle, invece, ha votato contro la legge delega. Rallenterà l`approvazione?
Nel lavoro in commissione, però, con M5S c`è stata anche una dialettica positiva su alcuni aspetti della legge che spero possa verificarsi ancora, nonostante il loro progetto di legge sia diverso rispetto a quello del governo. Quali sono gli aspetti più importanti del decreto attuativo? Oltre a un buon impianto generale, è particolarmente importante il rafforzamento sia del personale dei Centri per l`impiego con 600 assunzioni, sia soprattutto la previsione che le famiglie siano prese in carico da un`équipe multidisciplinare che possa individuare la causa della caduta in condizione di povertà. E quindi individuare il percorso di uscita dalla condizione di miseria più adatto: l`accompagnamento al lavoro o l`intervento di servizi sociali e sanitari.
E quali aspetti negativi individuate?
Raccomanderemo al governo di aumentare le risorse disponibili appena possibile, con un piano pluriennale. Dobbiamo far diventare questa misura davvero universale per tutti i poveri assoluti.


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