“I primi dati sul reddito di cittadinanza disegnano il quadro di una promessa elettorale non mantenuta dal governo M5s- Lega: proprio chi ne avrebbe più bisogno è rimasto escluso. Il reddito sta creando nuove discriminazioni nei confronti dei più poveri, delle famiglie numerose e con figli disabili, di chi ha perso il lavoro da poco. Sto raccogliendo un dossier di ‘casi’, le persone escluse ingiustamente mi scrivono. Ne farò un dossier e lo renderò pubblico e sui criteri di attribuzione dell’assegno che creano discriminazioni inaccettabili sto presentando un’interrogazione parlamentare”. Lo dice la senatrice del Pd Annamaria Parente, vicepresidente della Commissione Lavoro.
“Come avevamo detto – prosegue Parente – il reddito di cittadinanza confonde la povertà e la disabilità con la disoccupazione. Il risultato è che chi è senza lavoro non viene aiutato a trovarlo, mentre chi è senza fissa dimora non può fare domanda. Non solo: sono favoriti i single contro chi ha molti figli e contro i genitori di figli disabili”.


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