“Un percorso di studi nella scuola secondaria superiore che sia centrato sul digitale come gli istituti tecnici lo sono sulla ragioneria, come i licei musicali lo sono sulla musica, per contribuire a superare il paradosso di giovani che non trovano un’occupazione e aziende che non trovano le giuste professionalità”. La senatrice Annamaria Parente, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro del Senato lancia in un’intervista a Qn la proposta di un “liceo digitale”, per formare giovani in grado di “maneggiare l’innovazione”.
“Il liceo digitale – spiega Parente – deve dare gli strumenti, favorire la forma mentis adatta a chi lo frequenta. Tutte le ricerche sottolineano il gap esistente tra formazione e lavoro e che la direzione per chi cerca lavoro sarà sempre più quella del digitale. Occorre anche che tutti i percorsi di studio abbiano tempi e strumenti adeguati per la diffusione della cultura digitale. Accade già, ma occorre fare di più e meglio. Quella del liceo digitale è una proposta che sta raccogliendo apprezzamenti anche trasversali. L’auspicio – conclude Annamaria Parente – è che ci sia lo spazio per avviare presto una sperimentazione utile a tutti”.


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