“Di Maio sul salario minimo mente sapendo di mentire. Come Pd noi diciamo che il salario minimo ci vuole, è nella nostra agenda politica. Ma anche che è pericoloso stabilire una cifra, perché è giusto ricondurre la quantificazione alla contrattazione collettiva e tenere conto del quadro economico, dei settori professionali, dell’andamento del mercato, altrimenti si rischia di indebolire e non di rafforzare i lavoratori e le lavoratrici. E’ questo il senso della nostra proposta, alla quale abbiamo lavorato con gli altri componenti della Commissione Lavoro Mauro Laus, Tommaso Nannicini e Annamaria Parente. E’ ciò che succede anche in altri Paesi europei. Mentre dal governo arriva come sempre una risposta semplicistica che rischia di peggiorare le cose per chi lavora, e non di migliorarle”. Lo dice il senatore Edoardo Patriarca, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro.
“Anche se può sembrare più semplice e più facile da comunicare – prosegue Patriarca – fissare una cifra è rischioso perché se è troppo alta si ricorre al lavoro nero, se è troppo bassa si verifica una fuga dalla contrattazione collettiva, con perdita di reddito e di tutele per i lavoratori. Il quadro deve essere quello della contrattazione collettiva e, per i settori in cui non c’è, il ricorso ad una commissione in cui siano rappresentate le parti sociali. Il nostro disegno di legge tiene conto del confronto che abbiamo avuto con i sindacati e le organizzazioni datoriali, siamo noi che sfidiamo il governo su questa base”.


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