“Il decretone sul reddito di cittadinanza e quota 100 prevede solo 1 milione all’anno dal 2019 per stabilizzare i precari di Anpal servizi, una cifra irrisoria che consentirà di garantire un contratto a tempo indeterminato solo a 20 lavoratrici e lavoratori sui 135 attualmente a tempo determinato, nulla rispetto a quanto stanziato per i navigator. Al Senato il governo ha bocciato tutti gli emendamenti del gruppo PD finalizzati ad aumentare lo stanziamento. Di fronte a notizie ambigue, chiediamo che il governo venga nell’Aula del Senato a chiarire cosa intenda fare per stabilizzare e valorizzare chi lavora in Anpal servizi. Noi diciamo no a precari che ricollocano disoccupati”. Lo dicono le senatrici del Pd Annamaria Parente, vicepresidente della Commissione Lavoro e Teresa Bellanova, capogruppo dem nella Commissione Industria, prime firmatarie di un’interrogazione sottoscritta da molti senatori dem.
“Gli operatori di Anpal servizi – sottolineano le senatrici Pd – sono altamente qualificati e specializzati nelle politiche attive del lavoro. Con l’entrata in vigore del reddito di cittadinanza, dovranno per forza di cose fare da supporto ai centri per l’impiego, fare da raccordo con le regioni e coordinare l’attività dei navigator. Altrimenti, come ha sottolineato la stessa Anpal, con l’entrata in vigore del reddito di cittadinanza si rischierà il caos assoluto. Il loro nuovo ruolo richiede che questi lavoratori siano nelle condizioni contrattuali utili ad esercitare in modo stabile la loro attività”.


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