Il Senatore del Pd Mino Taricco ha presentato, insieme a molti senatori del suo gruppo, un’interrogazione al Ministro del Lavoro e al Ministro dell’Economia, per porre l’attenzione sugli effetti che sta provocando la priorità data all’erogazione della pensione cosiddetta “Quota 100”, su tutti quei cittadini in diritto di pensione secondo i requisiti “comuni”, che ne hanno fatto richiesta.
“A seguito della presentazione delle prime domande – sostiene Taricco – si sta creando una situazione a dir poco paradossale; la volontà di accelerare la definizione delle pratiche correlate all’erogazione di “Quota 100” nella prima finestra utile, ha determinato un serio rallentamento nella definizione di tutte le pratiche “altre”, legate a pensioni di vecchiaia, anzianità o reversibilità, per tutti quei cittadini che hanno quindi chiesto o chiedono oggi la pensione secondo i requisiti “comuni”. Questa situazione rischia, da una parte di corrispondere ad alcuni “quota 100” ratei indebiti e dover poi procedere, in un secondo momento, al loro recupero, mentre invece si dovrebbe procedere in via preventiva ad ogni opportuna verifica di corrispondenza tra le dichiarazioni rese nella domanda e le informazioni presenti in Unilav – come avviene, per altro, per qualsiasi altro cittadino che richiede la pensione “normale. Per questi motivi – conclude il senatore dem –  ho voluto interrogare i Ministri interessati per domandare loro se non ritengano ingiusto ed ingiustificato porre su un binario preferenziale la definizione delle pratiche, la liquidazione e l’erogazione delle pensioni per “quota 100”, a scapito delle “normali”, determinando appunto un evidente danno nei confronti di ogni altro cittadino che ha avanzato richiesta per pensioni diverse”.
 


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