“Mai come in questo decennio assistiamo ad un indebolimento delle democrazie. I nostri sistemi vitali appaiono più fragili sul lato interno, con fake-news, manipolazioni e distorsioni dell’informazione sul web, e all’imporsi sui mezzi d’informazione di un fenomeno deviante come ‘la falsa verità’, sul lato esterno sembriamo più vulnerabili rispetto alla violenza non solo mediatica delle ‘democrature’. La tutela della Libertà di stampa, la garanzia del pluralismo dell’informazione e la valorizzazione della professione giornalistica sono sempre di più capisaldi della Libertà da preservare e promuovere in modo attivo e innovativo su tutti i mezzi d’informazione. Non può lasciare indifferenti in questa giornata leggere che l’Italia retrocede nell’indice mondiale sulla libertà di stampa di cinque posizioni rispetto al 2023, vicini all’Ungheria di Orban e gli unici in Europa Occidentale ad entrare tra i Paesi più problematici sulla libertà di stampa. A dirlo è la fotografia scattata dal World Press Freedom Index 2024 di Reporters sans frontières. Il dito è puntato dichiaratamente sul GOVERNO in carica. Una questione che merita l’attenzione di tutte le istituzioni, in primis del Parlamento, e che certamente non può essere liquidata, come se nulla fosse, dalla maggioranza”. Così in una nota la vicepresidente del Gruppo PD al Senato Beatrice Lorenzin.


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