E ora che il «protocollo farfalla» (il patto tra
007, Dap e boss al carcere duro per informazioni in
cambio di denaro), è divenuto atto d`accusa, il presidente
Antimafia Rosy Bindi riapre le audizioni: in
settimana convocherà Mario Mori e Giovanni Tinebra,
a capo del Sisde e del Dap nel 2004, quando il
protocollo venne sottoscritto. E il pg di Palermo, Roberto
Scarpinato, che ne ha fatto un pilastro del processo
d`Appello a Mori. Così, in attesa della deposizione
al processo sulla trattativa Stato-Mafia, del
presidente Napolitano sale la tensione. E l`ex presidente
Antimafia Giuseppe Lumia, avverte: «Dobbiamo
prepararci a verità terribili, ora che è venuto fuori
quel patto in passato sempre negato dai servizi,
che credo sia stato tutto a vantaggio di Cosa Nostra e
del sistema di collusioni».

E se quei segreti fossero stati utili?


«Ha fatto bene Renzi a desecretare e l`Antimafia a
portare alla luce il rapporto mafia-servizi durante le
stragi e la cosiddetta trattativa: secondo i primi atti
depositati nel processo trattativa, quei boss non rivelarono
nulla sulle collusioni mafia-politica, né sui
mandanti esterni delle stragi del `92 e `93. Perché? ».
 Ce ne fu una mancata allo Stadio Olimpico. Basterebbe
a giustificare i pagamenti?


«Poteva mettere a rischio gli equilibri istituzionali
facendo saltare in aria un pullman di carabinieri. Dagli
accertamenti sappiamo che ci fu un guasto. Ma è
vero che non si ripetè. Ecco perché dobbiamo sapere
tutto, visto che oggi c`è collaborazione dei servizi».

Cosa si aspetta?

«Una stagione di verità e trasparenza. Il rapporto
collusivo tra apparati e mafia che ha fatto capolino
dà diverse indagini di mafia, non mi ha mai sorpreso,
né deve sorprenderci. Ma per quali notizie si pagavano
i boss? Cosa si sa degli omicidi politico-mafiosi
Latorre, Mattarella, Dalla Chiesa? E dell`attentato
all`Addaura, per il quale Giovanni Falcone, sempre
restìo alla retorica, parlò di ‘menti
raffinatissime’? Aspetto che tutta la verità documentale
e testimoniale venga fuori e il Paese sia
messo di fronte alle complete responsabilità».

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