‘Se c’è una persona che merita di essere nominata garante dei diritti dei detenuti in Abruzzo, quella è Rita Bernardini. E ciò in ragione della sua solidissima competenza in materia, acquisita sul campo, grazie a una ininterrotta vigilanza sui nostri istituti di pena. La Bernardini conosce le carenze del sistema dell’esecuzione penale e pertanto è la persona più titolata a coprire quell’importantissimo ruolo. A impedirlo, pare, c’è un codicillo che la interdice a causa della sua fedina penale non immacolata. In particolare, le sue condanne dovute al fatto di aver violato intenzionalmente la normativa sulle sostanze stupefacenti, al fine di dimostrarne l’illogicità e il carattere criminogeno. In un tale quadro,appare chiaro come quello che attualmente rappresenta un impedimento alla nomina della Bernardini sia in realtà un definitivo elemento di merito, che la colloca dalla parte del diritto’. Lo afferma il senatore del Partito democratico Luigi Mancconi, presidente della Commissione Diritti umani a Palazzp Madama.

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