“La vicenda di Chiara è davvero sconvolgente. È inammissibile che nel 2019, in Italia, una lavoratrice appena diventata madre venga sottoposta ad un vergognoso ricatto come questo. Nella scorsa legislatura abbiamo combattuto questi abusi, ad esempio approvando la norma contro le dimissioni in bianco, ma resta ancora molto da fare”. Lo dice la senatrice del PD Monica Cirinnà.
“Stiamo discutendo – prosegue Cirinnà – come è doveroso, di interventi sugli assegni familiari, per sostenere le famiglie con figli, tutte le famiglie (mi auguro!). Ma la condizione femminile non si riduce a questo, come dimostrano i dati Istat che vedono l’Italia all’ultimo posto nell’Ue per occupazione delle donne, accanto alla Grecia. È necessario aprire una riflessione seria sulla conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro, sulla parità salariale tra uomo e donna, e sull’estensione dei congedi parentali, che devono essere paritari. La pari dignità della donna lavoratrice va garantita nella sua specificità. La piena cittadinanza delle donne in questo Paese passa anche da qui. Decidere di avere un figlio non può rappresentare ancora un ostacolo: gli articoli 2, 3, 4 e soprattutto 37 della Costituzione parlano chiaro. E dobbiamo essere noi a dar loro piena attuazione. Anche questa è discontinuità. Bisogna fare presto e bene”.


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