RISOLUZIONE

Il Senato,

udite le comunicazioni del Ministro della Salute sul contenuto dei provvedimenti di attuazione delle misure di contenimento per evitare la diffusione del virus Covid-19, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020, come modificato dalla legge di conversione n. 35 del 2020;

premesso che:

le misure di limitazione della mobilità (c.d. lockdown), adottate progressivamente e in modo sempre più stringente dal Governo, fino alla data del 4 maggio 2020, si sono rivelate molto efficaci nel ridurre la trasmissibilità della malattia (rappresentata dal numero di riproduzione di base, Rt);

il Paese è passato da una fase di lockdown, che ha consentito una netta riduzione del numero dei contagi e il contenimento dell’epidemia, a una graduale riapertura di molte attività attuata in modo tale da consentire la convivenza con il virus, nonché la ripresa, progressiva e in sicurezza, di parti importanti della vita economica e sociale del Paese;

dai dati epidemiologici risulta che la curva del contagio risulta stabile, l’indice Rt è in tutta Italia sotto la soglia di 1, diminuiscono i decessi, calano i ricoveri in terapia intensiva, continua ad aumentare il numero dei guariti, ma il virus Covid-19 continua a circolare nel Paese dove si registrano, a tutt’oggi, focolai di trasmissione attivi, in particolare, in determinate zone del Paese;

ora la convivenza con il virus deve essere caratterizzata da strategie di tipo sanitario capaci di prevenire e contenere la diffusione dei contagi nelle nuove condizioni di “normalità” di vita a cui il Paese sta tornando, accompagnate da un sistema di informazione adeguato ad accrescere la consapevolezza e la responsabilità dei cittadini, da controlli appropriati circa il rispetto delle regole e da misure economiche di sostegno a tutti i settori che devono necessariamente adattarsi alla convivenza con il virus;

risulta quanto mai necessario prevedere una rapida ripresa di tutte quelle attività, che per la loro natura a tutt’oggi non sono state ricomprese nei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri che si sono succeduti in questi mesi, garantendo il ritorno dei livelli occupazionali quanto più possibile vicino alla situazione precedente alla crisi sanitaria;

impegna il Governo:

a dare una risposta in tempi brevi, compatibilmente con l’evoluzione dei dati epidemiologici, alla richiesta di apertura di tutti quei settori e attività, quali le attività ricreative, ricettive, congressuali, eventi fieristici e centri estivi, che rappresentano una parte importante dell’economia e della vita sociale del Paese;

a dare altresì priorità al sostegno economico di quelle attività maggiormente in sofferenza per il protrarsi delle misure di chiusura o per la significativa incidenza delle misure di distanziamento sociale.

PIRRO, BOLDRINI, ERRANI, PARENTE, LANIECE


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