“Il caso di Cateno De Luca è l’ennesima dimostrazione che c’è una responsabilità dei partiti e di chi fa le liste che non può essere scaricata sull’Antimafia e sulle disquisizioni colte sul valore del Codice di autoregolamentazione. In realtà De Luca era già stato rinviato a giudizio per tentata concussione ed era prevista per domani la sentenza di quel processo, in cui il pm aveva chiesto 5 anni di condanna. Scegliere di mettere in lista una persona che, se condannata, il giorno dopo le elezioni sarebbe incorsa nelle disposizioni della legge Severino e quindi non avrebbe più potuto essere consigliere regionale significa come minimo ingannare gli elettori”. Lo dice il senatore Franco Mirabelli, capogruppo del Pd in Commissione Antimafia.
“L’arresto di ieri – prosegue Mirabelli – si aggiunge quindi ad una vicenda giudiziaria che non poteva non essere nota e che colpevolmente si è voluta trascurare”.


Ne Parlano