“L’innovazione e la trasformazione
digitale sono fattori decisivi per rilanciare lo sviluppo nel
nostro Paese. E’ per questo motivo che abbiamo scelto di
dedicare a questi temi l’iniziativa di Catania, terza tappa del
ciclo di iniziative ‘Impresa Domani’ che si concludera’ domenica
12 maggio a Torino con la Conferenza nazionale del PD sulle
politiche industriali. In Europa la legislatura che si va
chiudendo e’ stata caratterizzata da una fortissima
accelerazione, dal punto di vista regolatorio, con
l’approvazione di provvedimenti cruciali come il Digital Service
Act, il Digital Markets Act, fino al recente regolamento
sull’intelligenza artificiale. Ora la sfida e’ mettere in campo
politiche industriali che aiutino il sistema produttivo europeo
e quello italiano a cogliere le opportunita’ aperte dalla
transizione digitale”. Lo afferma Antonio Misiani, responsabile
imprese del Pd.
“In Italia il governo Meloni sta segnando il passo, dai ritardi
nel piano per la banda ultralarga alle incertezze sul futuro di
SPID, dalla cessione ad un fondo americano di una infrastruttura
strategica come la rete TIM fino alla discutibile operazione di
vendita a Poste di PagoPA. Serve un salto di qualita’ e come PD
vogliamo dare un contributo concreto con le nostre idee. In
Parlamento abbiamo depositato numerosi disegni di legge, tra le
quali il cosiddetto ‘Digital Innovation Act’, un progetto
organico di politica industriale per l’innovazione digitale. La
nostra iniziativa legislativa – rileva ancora il senatore dem –
punta a rivedere la governance dell’innovazione e propone una
serie di misure di regolazione del mercato, dall’accessibilita’
al contrasto ai contenuti illegali fino agli algoritmi
trasparenti e alla prevenzione degli usi impropri dell’IA, e per
promuovere lo sviluppo tecnologico delle imprese, dal voucher
per la digitalizzazione delle PMI agli investimenti nel quantum
computing, nell’Intelligenza Artificiale, nella cybersicurezza,
in formazione e competenze digitali”. “Su questi temi
proseguiremo il confronto con gli esperti del settore, con le
principali realta’ economiche internazionali e italiane e con le
forze sociali”, conclude Misiani.


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