“La vicenda del nuovo Patto di stabilità e crescita europeo è l’esempio forse più evidente del dilettantismo e della doppiezza della destra populista italiana. Per mesi la premier Meloni e il ministro dell’economia Giorgetti ci avevano raccontato la favola di un possibile baratto tra la ratifica del trattato MES e un accordo accettabile sulle nuove regole europee di finanza pubblica. L’esito di questa strategia da pataccari è stato disastroso: il trattato MES è stato affossato in Parlamento (incrinando la credibilità del nostro Paese) e il governo italiano – che non si era speso in alcun modo a sostegno della proposta iniziale del commissario UE Gentiloni – ha dovuto accettare supinamente l’accordo raggiunto tra la Germania e la Francia”. Lo scrive in un post su Facebook il sen. Antonio Misiani, responsabile economico del PD.
“Un quadro di regole meno soffocante di quelle iper rigoriste del vecchio Patto – spiega – ma decisamente peggiore rispetto all’ipotesi della Commissione, a causa della reintroduzione di obiettivi particolarmente stringenti di riduzione del deficit e del debito. Per l’Italia i nuovi parametri comporteranno – secondo le stime dell’Ufficio parlamentare di bilancio – una correzione del saldo primario strutturale compresa tra 10 e 12 miliardi di euro all’anno nel periodo 2025-2031. Di fatto, il ritorno dell’austerità e una pietra tombale per qualunque strategia di rilancio dello sviluppo”.
“Per l’Europa – aggiunge – il nuovo Patto lascia aperta la grande questione di come finanziare l’enorme mole di investimenti pubblici aggiuntivi necessari per affrontare la doppia transizione ecologica e digitale e per reggere la competizione degli Stati Uniti e della Cina. Per qualche mese Meloni e Giorgetti hanno provato a spacciare il nuovo Patto come un successo del governo italiano: la prima si era dichiarata “soddisfatta dell’accordo”, mentre il secondo lo aveva definito “un accordo sostenibile”, sottolineando come l’Italia “ha ottenuto molto”.
“L’astensione nel voto finale del Parlamento europeo dei rappresentanti di Fratelli d’Italia, della Lega e di Forza Italia – conclude Misiani – è una clamorosa smentita delle parole della premier e del suo ministro dell’economia e certifica l’esito fallimentare del negoziato condotto dal governo italiano in Europa. Altro che accordo soddisfacente e sostenibile: per gli europarlamentari italiani della destra il nuovo Patto è diventato qualcosa da cui prendere il più possibile le distanze. Una presa di posizione che dovrebbe fare riflettere innanzitutto il ministro Giorgetti, che oggi ha incassato dalla sua maggioranza il secondo schiaffone dopo quello ricevuto sul MES. Fino a quando potrà continuare a fare finta di niente?”.


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