“La vocazione manifatturiera dell’Italia è un patrimonio da difendere. Per questo, in una fase di profonde trasformazioni, è necessario un nuovo approccio nelle politiche pubbliche per l’industria, un nuovo piano industriale per l’Italia”, ha dichiarato Antonio Misiani, senatore PD e responsabile imprese della segreteria nazionale, aprendo il dibattito su automotive e siderurgia organizzato a Terni dal PD nell’ambito del ciclo di incontri “Impresa Domani”. Secondo Misiani “la legislatura europea che si va concludendo ha segnato una fortissima accelerazione delle scelte verso la transizione verde e digitale. Ora l’Europa è chiamata a mettere in campo non solo regole e scadenze, ma anche risorse e strumenti in grado di sviluppare la capacità produttiva europea nei settori strategici per il futuro e finanziare l’enorme mole di investimenti necessari. Automotive e siderurgia sono due settori chiave per l’economia italiana. Il governo è in ritardo su entrambi i fronti. Nei primi tre mesi del 2024 la produzione di veicoli è crollata del 9,8 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ma il ministro Urso sta impegnando il suo tempo in polemiche surreali come quella sull’utilizzo del nome ‘Milano’ per il nuovo modello Alfa prodotto in Polonia. Farebbe meglio ad accelerare sulle scelte per sostenere l’aumento della produzione nel nostro Paese, la riconversione e l’innovazione del settore della componentistica, la riqualificazione dei lavoratori, a partire dal fondo per l’automotive stanziato dal governo Draghi, che andrebbe utilizzato e rifinanziato fino al 2035. Non molto diverso, purtroppo, è il quadro della siderurgia, segnato per quanto riguarda la ex ILVA dai mesi e mesi persi nel dualismo Urso-Fitto fino al commissariamento dell’azienda e per Terni da un accordo di programma annunciato da due anni ma non ancora sottoscritto. Serve un piano nazionale della siderurgia che affronti i nodi fondamentali del settore: il rilancio di Acciaierie d’Italia, il costo dell’energia, il sostegno del processo di decarbonizzazione, la difesa dell’occupazione. Il confronto con i sindacati, le imprese e gli studiosi” – ha rimarcato Misiani – “è per noi essenziale per scrivere insieme un piano industriale per accompagnare e sostenere il manifatturiero italiano. Il nostro ciclo di incontri proseguirà sabato 20 aprile a Catania, dove discuteremo di intelligenza artificiale e economia digitale, per concludersi il 12 maggio a Torino con la Conferenza nazionale del PD sulle politiche industriali”.


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