Credito d’imposta al 5%, ulteriore taglio dell’Irap e semplificazione dell’attività amministrativa per chi decide di avviare un’attività produttiva
 ‘Le imprese sono gli attori principali di quel processo che porta alla creazione di nuovi posti di lavoro. Ecco perché in un’economia globalizzata caratterizzata da un elevato tasso di concorrenza fiscale, è fondamentale una politica economica che renda più competitivo il nostro sistema industriale’. Lo afferma il senatore del Pd Claudio Moscardelli, primo firmatario del ddl ‘Misure a sostegno della competitività, dello sviluppo e delle attività produttive, nonché della semplificazione’.
‘Il disegno di legge che chiederò sia calendarizzato al più presto – continua – si divide in tre parti. Una prima parte punta a ridurre il cuneo fiscale e contributivo delle aziende, introduce un ulteriore riduzione dell’Irap rispetto a quella contenuta nel Dl Irpef già approvato dal Parlamento e promuove l’auto-imprenditorialità per contrastare i fenomeni di esclusione sociale. Nello specifico – spiega Moscardelli – contiamo di ridurre il cuneo fiscale introducendo il credito d’imposta del 5% sul costo sostenuto dalle imprese per gli oneri sociali e previdenziali del personale. Per quanto riguarda poi l’esclusione sociale, il ddl definisce le modalità con le quali i comuni e le unioni comunali possono adottare un ‘piano locale di sviluppo economico e sociale’ grazie al quale creare condizioni di contesto favorevoli allo sviluppo delle attività produttive nelle aree di degrado urbano. La seconda e la terza parte del disegno di legge puntano invece a favorire la ricerca e lo sviluppo all’interno delle imprese e contestualmente a favorire la semplificazione amministrativa per chi decide di avviare un’attività produttiva. Una delle maggiori criticità dell’attività di ricerca e sviluppo risiede nel passaggio dalla fase della ricerca di laboratorio alla sua trasformazione in un prodotto di mercato. Per questo il ddl prevede l’istituzione di almeno un centro di ricerca ed innovazione in ogni regione. Un intervento preciso – conclude Moscardelli – sui fattori che frenano la competitività delle attività produttive è fondamentale per stimolare la crescita e l’occupazione’.

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