“In questi giorni si è risvegliato l’interesse della politica siciliana per l’autorità di sistema portuale della Sicilia orientale, dopo l’approvazione dell’emendamento a mia firma ala quale tutte le forze politiche hanno apposto la firma.
È un fatto positivo che rischia tuttavia di generare confusione se si accreditano notizie false o se si avanzano proposte, risoluzioni, ordini del giorno che paiono poco coerenti con il quadro normativo nazionale e la sua ratio.
Sul tema della Governance, come annunciato in aula in Senato, ho elaborato una proposta innovativa che costituisce un buon punto di caduta che tiene conto di diversi elementi: pari dignità tra città metropolitane e capoluoghi di provincia, coinvolgimento dei comuni sedi di porti non presenti nel comitato di gestione, efficacia dell’organo decisionale che, anche se allargato, deve restare snello e operativo.
Abbiamo un’idea precisa di cosa fare, di come farlo, di quando farlo e attraverso quale veicolo. Su questo chiederemo presto un confronto bipartisan sulla nostra proposta prima di renderla pubblica.
Registriamo tuttavia che esiste molta confusione e che viene alimentata molta disinformazione su cosa è stato deciso finora e su cosa preveda l’attuale legislazione.
Con l’ingresso dei porti di Siracusa nell’autorità di sistema portuale della Sicilia orientale, si rafforza il sistema dei porti siciliani del sud est. Ma l’emendamento approvato in Senato non ha toccato, né poteva farlo, il tema della Governance, né il ruolo di Pozzallo o di Siracusa in essa, in quanto tema ultroneo e inammissibile nel contesto legislativo in cui è maturato l’emendamento.
Contrariamente a quanto affermato – ad esempio, da Abate e Ammatuna nelle rispettive precipitose dichiarazioni alla stampa – il porto di Pozzallo (al pari degli altri porti) si trova, sotto il profilo della Governance, esattamente nella stessa condizione in cui si trovava prima dell’ingresso di Siracusa. In particolare, la condizione di Pozzallo è ad essa attribuita dalla legge 84/94, in quanto comune sede di porto che non è città metropolitana, che non è capoluogo di provincia o che non è stato sede di autorità portuale. La presenza del Porto di Siracusa non altera in nulla, quindi, la posizione di Pozzallo nella Governance, che resta, appunto, invariata.
Alcune isolate dichiarazioni tendono ad accreditare, forse per esigenze di visibilità politica, la falsa idea che vi sia stata un’“esclusione” di Pozzallo e di Ragusa dalla Governance dell’Autorità di sistema, come diretta conseguenza dell’emendamento approvato in Senato. Cosa, appunto, falsa.
Il nostro prossimo intervento legislativo chiarirà definitivamente il quadro, liberandolo anche dalla confusa “dichiarite” che ha colpito molti esponenti politici, con proposte non sempre coerenti con il quadro legislativo nazionale”.
Cosi in una nota il Senatore Antonio Nicita, vice presidente Senatori PD.


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