“Propongo un sillogismo, composto da due premesse e una conclusione.
Premessa numero uno. La maggioranza evidentemente ritiene
irrinunciabili le liste bloccate (altrimenti non
rifiuterebbe di discutere di quale legge elettorale intende associare
alle modifiche costituzionali che ha proposto). Premessa numero due.
Le liste bloccate sono una forma di esproprio operato dai capi partito
contro i cittadini, privati del potere di scegliere i propri
rappresentanti in Parlamento”. Lo ha dichiarato il senatore del Pd
Dario Parrini durante il dibattito sul premierato in corso nella
commissione Affari costituzionali del Senato.
“Conclusione. Da quanto detto discende che è falso lo slogan “scegli
tu” con cui Giorgia Meloni cerca di vendere il premierato all’opinione
pubblica. Lo slogan realistico sarebbe “scegli tu il premier ma i
parlamentari li scelgo io e ti impedisco di metterci bocca”. La qual
cosa è tanto più grave in quanto proprio il Parlamento è l’istituzione
più rappresentativa della sovranità popolare, perché è il Parlamento
l’unica istituzione politica in cui tutte le voci del popolo vengono
rappresentate”, ha proseguito Parrini.
“La sua doppia umiliazione, prodotta da un lato dall’elezione a
strascico di quella del premier e dall’altro lato dalle liste
bloccate, determina perciò una riduzione secca della sovranità
popolare e del potere dei cittadini. Col premierato, il potere dei
cittadini e la sovranità popolare non solo non aumentano.
Diminuiscono”, ha concluso Parrini.


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