“Il Partito Democratico non ha saputo pensarsi come forza politica collegata alla società, in grado di promuovere partecipazione, creatività, innovazione culturale. La vocazione al governo è necessaria ma non a prezzo di smarrire se stessi, un’identità collettiva che sostenga, con la coerenza delle scelte, la speranza di una società più giusta e più uguale”.
Lo scrive il senatore Vannino Chiti nel suo nuovo libro “La democrazia nel futuro. Le nuove sfide globali, il caso ‘Italia’ e il ruolo del centrosinistra”. Il volume verrà presentato domani 23 marzo a Milano, alle 18.00, alla Casa della Cultura. Parteciperanno Anna Finocchiaro, Paolo Corsini, Gad Lerner. A moderare il dibattito ci sarà il direttore della Casa della Cultura Ferruccio Capelli.
“Né la presenza nelle istituzioni – aggiunge Chiti – può essere l’unica dimensione della vita di un partito; la leadership la sola ragione di coesione; la fedeltà, anziché la lealtà, una virtù dei gruppi dirigenti e il criterio per il loro avanzamento nelle responsabilità. Si tratta di definire, nel centrosinistra italiano, quale ruolo ci si disegni e quale contributo si intenda dare nella realizzazione di una democrazia globale; nella costruzione degli Stati Uniti d’Europa; nella cooperazione con l’Africa e nell’impegno per la stabilità e la pace nel Mediterraneo; nell’organizzazione di un sistema fiscale che non premi paradisi di evasione o privilegi ma si fondi sulla progressività del reddito; nel sostegno a uno sviluppo che abbia come sua finalità l’ambiente e la piena occupazione; nel rilancio e nel rinnovamento di un welfare che sappia reggere libertà, uguaglianza, una nuova cittadinanza”.


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