«La ministra De Micheli sta facendo tutti gli approfon« dimenti necessari», premette Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato, sulla vicenda della revoca alla concessione di Autostrade per l`Italia. Non è un tirarsi indietro ma avverte: «È una questione delicata, una vicenda gravissima quella del ponte Morandi, e tuttavia dobbiamo evitare pregiudizi. Attendiamo le verifiche, e poi deciderà il governo nella sua collegialità».
Ma Di Maio ogni giorno rilancia sulla revoca…
«Su una questione così delicata non si può essere superficiali e non si possono usare pregiudizi. In un senso o nell`altro. Il ministro De Micheli sta facendo tutti gli approfondimenti necessari, entro breve capiremo quale è l`interesse del Paese».
Il governo sembra voler accelerare. Le risulta?
«È chiaro che il crollo del ponte Morandi è una ferita gravissima che non può rimanere senza conseguenze: dal punto di vista penale, civile e della memoria delle vittime e dei loro familiari. Su questo punto non si può, quindi, litigare. Ma ripeto, deciderà in tempi brevi il governo nella sua collegialità. Il tema resta quello dell`interesse nazionale, non dobbiamo aggiungere un altro grado di giudizio».
Tra i nodi per la maggioranza ci sono anche Quota 100, reddi- to di cittadinanza e la legge sulla prescrizione.
«Le norme sulla prescrizione, chiariamolo subito, sono state volute dal governo precedente e votate, quindi, da M5s e Lega. E così le altre due leggi: che si sappia, quindi, chi le ha votate. Ora, però, su questi 3 temi bisogna fare delle analisi: tra risultati sperati e quelli realizzati. E avere le capacità critiche per le modifiche che si debbono fare, non ci possono essere temi tabú».
Facciamole.
«Il reddito di cittadinanza in una prima fase può anche essere stato utile nella logica dell`attenuazione della crisi ma la seconda parte è stata drammaticamente fallimentare perché non c`è stato il contatto tra domanda e offerta di lavoro. E anche quota 100, che dura sino al 20121 ed è una norma difficile da cambiare ora, è un provvedimento iniquo che ha portato risultati modesti. Ora quindi bisogna avere il coraggio di fare nuove proposte senza che ci siano difese o accuse preconcette».
La legge sulla prescrizione, altro tema caro all`M5s, è lo scoglio più pericoloso.
«Sono convinto che ci voglia una riforma di tutto il sistema giustizia. Così come è la nuova legge, c`è una pericolosa riduzione delle garanzie per i cittadini perché ci possono essere processi che non terminano mai. Noi, come Pd, abbiamo fatto una proposta depositata anche al Senato e l`M5s nel confronto con i cittadini italiani ed i suoi elettori deve aprire una riflessione attenta: le leggi sulla libertà personale degli individui non possono essere moloch intoccabili. E oggi l`impatto è un allungamento dei processi quando invece i grillini, in buona fede, sono per la riduzione dei tempi».
I vostri alleati però difficilmente ritoccheranno le norme volute con il precedente esecutivo.
«Quando si fa un governo di coalizione, bisogna sostenere le proprie idee ma anche avere la disponibilità ad un confronto costruttivo. Possiamo trovare soluzioni a problemi che appaiono impossibili: ad agosto scorso tutti mi dicevano che sarebbe stato impossibile il dialogo ma poi si è trovato».
Una discussione da fare nella verifica di maggioranza di fine gennaio?
«Non la chiamerei verifica ma aggiornamento delle priorità. I principali problemi restano decisioni assunte dal precedente esecutivo. Ma, mi lasci dire, siamo riusciti a portare a casa una legge di bilancio difficilissima dove c`è già un`impronta di prospettiva sugli investimenti, sulla distribuzione delle risorse e sui fondi al Sud, a Comuni e Province, di cui sono molto orgoglioso. Ora, esaurita questa fase, serve rilanciare la crescita del Paese. A cominciare dalle imprese perché è lì che si ridistribuisce la ricchezza».


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