“La candidatura a premier di Luigi Di Maio per M5S è un’operazione costruita. Il leader del Movimento 5 Stelle è Beppe Grillo ma non si può candidare. Grillo, insieme a Casaleggio, continuerà ad essere colui che deciderà ciò che deve avvenire nel Movimento. Di Maio, quindi, è una scelta costruita. Il percorso dell’investitura di Di Maio è molto simile a quello di Virginia Raggi: si è fatto un casting, si è presa una persona e si è deciso di farla diventare il riferimento. Non è in questo, però, né la forza né la debolezza del Movimento. Sicuramente è evidente il fatto che anche questa volta non c’è stata alcuna decisione democratica in grado di consentire una discussione ai militanti di M5S rispetto ad una scelta che non pare così lineare, da ciò che si legge nelle dichiarazioni degli altri parlamentari del Movimento. Pare che anche questa volta si tenga sotto silenzio una discussione che c’è in quella realtà”. Lo ha detto il senatore Franco Mirabelli, capogruppo Pd in commissione antimafia, nel suo intervento alla trasmissione Tagadà su La7.


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