Si parte dal cuneo fiscale. Ma l`obiettivo è arrivare a una riforma dell`Irpef che cominci davvero a tagliare le tasse anche al ceto medio. Parola di Antonio Misiani, viceministro dell`Economia, che spiega che, con l`intervento sul cuneo fiscale, i lavoratori dipendenti oggi sono esclusi dal bonus 80 euro di Renzi, potranno guadagnare fino a mille euro netti all`anno in più. E assicura che ci sarà una salvaguardia per coloro che guadagnano meno di 26mila euro e che rischiano di essere penalizzati.
Da luglio scatta l`intervento sul cuneo fiscale. Sarà un primo passo verso la riduzione delle tasse?
«Ridurre e riequilibrare il carico fiscale è un obiettivo strategico del governo. Dobbiamo alleggerire il peso delle tasse su chi lavora e chi fa impresa, recuperando le risorse necessarie dall`evasione, dalle rendite improduttive, da chi inquina. L`Italia ha bisogno di un sistema fiscale adatto alle sfide economiche e sociali del XXI secolo».
Cosa cambia, in concreto, per i dipendenti dal 2020?
«La legge di bilancio ha stanziato 3 miliardi nel 2020 e 5 miliardi dal 2021 per tagliare le tasse ai lavoratori dipendenti e ai collaboratori con reddito fino a 35mila euro lordi l`anno, con un vantaggio che arriverà a regime fino a mille euro annui netti in più per chi oggi non ha diritto al bonus 80 euro».
E il bonus di Renzi? Sarà trasformato in detrazione?
«Stiamo approfondendo le soluzioni tecniche. La trasformazione in detrazione è una possibilità, almeno per una parte dei 10 milioni di lavoratori che oggi ne beneficiano».
Non c`è il rischio che i redditi inferiori ai 26mila euro, che godono di altre detrazioni, perdano qualcosa?
«Lo eviteremo, ci stiamo lavorando».
C`è l`ipotesi di arrivare a un sistema misto fra bonus Renzi e detrazioni?
«È una delle ipotesi che stiamo vagliando».
Quando partirà il confronto con le parti sociali sul cuneo fiscale?
«Molto presto. Vorremmo decidere entro poche settimane. Come ha spiegato il ministro Gualtieri, la volontà è quella di varare entro gennaio il decreto attuativo che riguarda la prima tranche di riduzione delle tasse, appunto col taglio del cuneo fiscale, dopo un dialogo proprio con le forze sociali e produttive».
Nel 2020 comincerà la discussione sulla riforma dell`irpef?
«Il taglio del cuneo fiscale a totale beneficio dei lavoratori è il primo passo di una più complessiva riforma dell`Irpef. Un`imposta che mostra forti segni di invecchiamento: in questi anni si sono moltiplicati micro-cambiamenti e regimi sostitutivi che ne hanno via via mutato la struttura, senza un disegno coerente. È tempo di rivederla in modo organico e strutturale. Discuteremo il `come` col Parlamento e le parti sociali. Ma questo tema è ormai non più rinviabile».


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