“L’unita’ del PD e’ un bene per l’Italia. La scissione del PD è incomprensibile e mette in pericolo la governabilità del nostro Paese. Il PD con le sue battaglie e le politiche promosse in Europa e in Italia ha interpretato il ruolo di una forza riformista e di centrosinistra, coerente con la sua storia e i suoi valori. Vogliamo ricordare alcuni provvedimenti di sinistra : 10 miliardi di euro di redistribuzione del reddito con 80 euro a favore redditi medio bassi . Non ci sono precedenti negli ultimi 30 anni; 100 mila precari scuola assunti; nonostante la crescita modesta abbiamo prodotto in due anni 600 mila posti lavoro a tempo indeterminato con aumento acquisto auto e case; legge Unioni Civili; riforma terzo settore; legge dopo di noi; fondo contrasto povertà da 300 milioni a 1,6 miliardi; legislazione anti corruzione elogiata dall’Ocse; lotta all’evasione fiscale e riforma fisco con gettito record. Potremmo continuare con Europa, immigrati e rilancio investimenti, in particolare al sud con 98 miliardi di euro in sette anni e i record macinati su turismo e cultura. Avendo perso negli anni della crisi dal 2008 al 2012 circa 9 punti di PIL, due milioni di posti di lavoro e un quarto delle nostre aziende con un crollo del 30% degli investimenti è chiaro che il recupero degli anni 2013 – 2016 è insufficiente e le persone in difficoltà sono tante e c’è tantissimo da fare. Il PD dovrà impegnarsi ancora di più per gli ultimi, per i giovani, per il lavoro, per chi è in situazione di fragilità e di difficoltà. Possiamo farcela ma insieme. Non c’è un solo motivo razionale per questa spaccatura. Un leader come Bersani non può lasciare il PD. Altri possono farlo ma non lui se non rinnegando se stesso e ciò che ha fatto al servizio dell’Italia”. Lo dichiarano i senatori del Pd Claudio Moscardelli, Giuseppe Luigi Cucca, Giorgio Pagliari, Pamela Orru’, Francesco Scalia.


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