Matteo Renzi è in Montana, nel Parco di Yellowstone, dove è stato invitato per una conferenza con leader politici e big della Silicon Valley. Tema: il futuro della società nel tempo della rivoluzione tecnologica.
Senatore Renzi, secondo lei si andrà alla crisi di governo?
«Più che una crisi di governo sembra una crisi di nervi. I due vicepremier hanno preso in ostaggio un Paese con le loro bizze adolescenziali. Noi facevamo le riforme, questi si fanno i dispetti».
Non crede che si vada a elezioni?
«No. Vivono per le poltrone. Ci vuole dignità un incarico. E la dignità è come il coraggio di don Abbondio: chi non ce l`ha, non può darsela. Il dramma è che il
mondo corre veloce e l`Italia è ferma. Qui in America si discute di intelligenza artificiale, in Italia si parla del destino di Toninelli. E Toninelli con l`intelligenza, artificiale e non, non c`entra nulla».
L`opposizione che dovrebbe fare?
«Farsi sentire di più. Io sono impegnato nella battaglia culturale contro il governo e le fake news. Facciamo formazione politica: starò alcuni giorni di agosto con gli Under 30, in una scuola che finanzio anche personalmente mettendo un mese del mio stipendio. Abbiamo prenotato per 100 ragazzi, siamo a 500 risposte. C`è fame di educazione e buona politica».
Chi parteciperà alla scuola come docente?
«Parole d`ordine: merito e talento. E poi sarà una scuola che punterà molto sulle donne: la responsabile è la professoressa Bonetti. E la prima lezione sarà quella della sindaca di San Lazzaro, in prima fila contro le cementificazioni, appena riconfermata con oltre l`80%: Isabella Conti è sindaca, avvocata, politica. Non se ne parla molto ma sono tantissime le donne di qualità in questo Paese: dobbiamo lavorare per rimuovere gli ostacoli alla loro affermazione. Del resto siamo
stati i primi (e gli ultimi) a fare un governo con parità di genere».
Nicola Zingaretti l`accusa di fare «regolamenti di conti sul passato», in Sicilia Faraone è stato commissariato e la mozione di sfiducia proposta da Boschi e Ascani è stata respinta dal segretario. Che succede nel Pd?
«Non mi occupo più del Pd. E suggerisco al segretario di occuparsi dell`altro Matteo, non di me. Non ho conti da regolare sul passato: i conti sul passato li ha regolati l`Istat quando ha mostrato che con le nostre leggi di bilancio l`Italia è cresciuta. Con quelli di prima, come Monti e Letta, e con quelli di ora come
Salvini e Di Maio, no. Sono in pace col passato. E anzi sono felice che la fatturazione elettronica – tanto criticata quando la proponemmo alla Leopolda – abbia salvato l`Italia dalla procedura di infrazione. Le chiacchiere stanno a zero, il recupero dall`evasione invece cresce».
Renzi, scusi l`insistenza: perché il commissariamento in Sicilia o le polemiche sulla mozione di sfiducia a Salvini?
«Io credo che se il ministro dell`Interno va in delegazione a Mosca con gente che chiede rubli ai russi e poi si rifiuta di venire in Parlamento l`opposizione abbia il dovere – non il diritto – di fareuna mozione di sfiducia. Cosa altro deve fare un ministro per avere una mozione di sfiducia? Poi se i grillini lo salvano di nuovo, problema loro. Ma almeno noi facciamo opposizione! Aver perso l`attimo per formalizzare la sfiducia a me è sembrato stravagante. E chi dice: “così si compattano”, non capisce che Lega e Cinque Stelle si compattano per le poltrone non per noi. Che poi il Pd Nazionale sfiduci Faraone e non Salvini è un errore. Ma io conosco Davide Faraone, so che è una roccia e che continueremo a lavorare insieme».
Lei pensa davvero di poter ridurre il suo impegno alla battaglia contro le fake news?
«Non è una battaglia di serie B, è la sfida più grande che c`è. I populisti non hanno idee. Le prendono a prestito dagli algoritmi in Rete. E costruiscono potenti narrazioni a senso unico. Non siamo provinciali: accade così in tutto il mondo. È Trump che attacca le deputate dem, è Johnson che attacca l`Europa, è lo stesso stile dal Sud America al Sud Est asiatico. Chi viaggia per il mondo sa che siamo in presenza di un metodo. Da noi la Bestia di Morisi e Casaleggio hanno sdoganato l`aggressione contro di me e contro i miei: emblematico il caso delle banche. Ci hanno accusato di tutto e poi scopriamo che le leggi Salva banche le fa il governo
Conte nel silenzio interessato degli addetti ai lavori. Ecco perché la battaglia contro le fake news è innanzitutto una battaglia di educazione, di civiltà. Ai ragazzi va chiesto di studiare: se uno vale uno, non studia più nessuno. E in nome del reddito di cittadinanza si insegna la pigrizia anziché l`impegno».
Renzi, lei continua a girare per conferenze in tutto il mondo. Come è vista l`Italia?
«Non è vista. Moavero Milanesi è un ministro imbarazzante: ha più cognomi che idee. Non sappiamo la nostra posizione sul Venezuela, sulla Libia, sul futuro dell`Europa, sui rapporti Cina-Usa, sulla Brexit. Il premier scrive lettere ai giornali per ricordare a se stesso di essere il premier. Lo dice sempre, sono il presidente del Consiglio: quasi non ci crede neanche lui. E Salvini è isolato a livello internazionale. Quanto agli investitori: non credono al governo, purtroppo.
Del resto come fai a credere a Di Maio che quindici giorni fa attacca i Benetton dicendo che il loro ingresso in Alitalia farebbe precipitare gli aerei e oggi plaude agli stessi Benetton? Il video delle frasi di Di Maio è diventato virale in Rete. Ma purtroppo lo vedono anche all`estero. E dicono: non ci fidiamo di voi. Un peccato, perché l`Italia ha tutto per essere protagonista. Abbiamo una bellissima macchina ma il pilota non sa guidare. E così sfumano tante occasioni per le nostre imprese e per il nostro Pil».


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