Alle undici di sera, quando dal Nazareno filtra lo «sconcerto» del Partito democratico, la vicepresidente dem del Senato Anna Rossomando risponde al cellulare: «I vitalizi? Sì, ho saputo… Non è una cosa bella per l`immagine delle istituzioni».
Si poteva evitare questa figuraccia, in un momento di sofferenza economica per tanti italiani?
«Premesso che bisognerà vedere le motivazioni della decisione, la figuraccia si poteva evitare. A suo tempo, durante il primo governo Conte, io presentai in Consiglio di presidenza una proposta alternativa che era molto equilibrata e non eludeva il tema».
Cosa prevedeva?
«Un contributo di solidarietà ad alcuni redditi di ex senatori molto anziani, che poteva andare dal io al 4o per cento in base alle fasce di reddito. Se quella proposta non fosse stata respinta, il Senato non si troverebbe adesso esposto a questa impugnazione».
Di chi è la responsabilità?
«La maggioranza di allora, come si ricorderà, era composta da Lega e Movimento Cinque Stelle».
E il colpo di coda della casta, come accusano i Cinque Stelle?
«Macché. Al Senato c`è l`autodichia e la commissione è un organismo giurisdizionale, non politico. E poi sia chiaro che il Pd non ne fa parte perché il senatore Cucca è passato con Italia viva».


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