“Sull’ipotesi di un’alleanza politica strategica tra Pd e M5S non può bastare una consultazione tra gli iscritti. È un cambio di linea radicale rispetto all’ultimo congresso. È uno spartiacque che impatta sulla natura e le ragioni fondative del Pd. Per decidere serve un Congresso vero, con tanto di Primarie aperte su linea politica e leader che la interpretano. Un Congresso che coinvolga l’intera nostra opinione pubblica, il campo largo di chi vede nel Pd un riferimento e una speranza, pur non essendo iscritto. Del resto lo dice anche il nostro Statuto, all’art. 1, comma 3: sull’indirizzo politico decidono gli elettori. Non solo gli iscritti, ma in primis gli elettori. Lo dice il nostro Statuto. È singolare che lo si voglia contraddire. Guai chiedersi a bunker in un momento del genere. Serve aprire il Pd a forze nuove, coinvolgere la società. Serve coraggio, non il piccolo cabotaggio da sindrome del fortino”. Così il senatore Francesco Verducci, della Direzione nazionale Pd, a proposito del referendum tra gli iscritti avanzato oggi dal Resp. Statuto del Pd Martina.


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