«Abbiamo presentato un emendamento per allargare le tutela di malattia ai lavoratori del settore dello spettacolo e dare l’accesso alla cassa integrazione in deroga ai lavoratori con contratti intermittenti. I provvedimenti per l’emergenza covid-19 hanno portato all’annullamento di eventi e manifestazioni in tutta Italia, con una perdita di introiti irrecuperabili nel tempo, mettendo in evidenza l’urgenza di definire uno status giuridico specifico per i lavoratori dello spettacolo, che preveda in primo luogo il riconoscimento delle tutele previdenziali per scongiurare l’abbandono della professione in caso di malattia o difficoltà del settore», così il senatore Francesco Verducci, vicepresidente della commissione cultura del Senato. «Attraverso un ordine del giorno – prosegue Verducci – chiediamo di estendere nel decreto di aprile il riconoscimento dell’indennità di malattia a far seguito dal primo giorno (mentre ora è richiesto il versamento minimo di cento giornate di contributi INPS); di ammettere i lavoratori intermittenti dello spettacolo all’indennità di disoccupazione Naspi per tutti i periodi di sospensione di attività; l’accesso a un ammortizzatore sociale (FIS) per i lavoratori con meno di novanta giorni di anzianità con un unico committente, requisito generalmente impossibile per chi non sia socio dipendente di cooperative o di teatri stabili, e che sia previsto anche per le piccole realtà con meno di cinque dipendenti».


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