Il testo presentato prevede un Piano nazionale sperimentale da inserire all’interno dei piani triennali scolastici
‘Il disegno di legge presentato alla stampa poco fa punta ad introdurre nel sistema di istruzione l’educazione al valore del cibo, sottolineando le molteplici valenze del cibo, a iniziare da quelle salutistiche, agroambientali, culturali e sociali. Questo testo vuole essere un contributo all’ampliamento dell’offerta formativa che già conteneva il ddl Buona Scuola, facendo riferimento all’educazione dei ragazzi a un corretto stile vita e a un’alimentazione sana. E non è una coincidenza che il ddl coinvolga diversi settori, perchè bisogna iniziare a trattare il valore del cibo con un approccio globale’. Lo afferma la senatrice Leana Pignedoli, vicepresidente Pd della commissione Agricoltura a Palazzo Madama, prima firmataria del ddl per favorire l’educazione al valore del cibo.
‘Negli anni di grande industrializzazione – spiega la senatrice del Pd – si è persa la consapevolezza della connessione tra cibo e agricoltura, tra quello che mangiamo e la sua origine. Se non conosciamo il tempo dedicato alla nascita di un prodotto, quanto bene naturale è stato investito, acqua, terra, quale micro clima, allora non potremo mai conoscere la differenza di valore tra ciò che viene prodotto in modo standard in tre minuti e quello che ha bisogno di mesi per maturare. Non potremo essere orgogliosi di produrre se non conosciamo fin dalla prima infanzia tutte queste cose. L’idea è dunque quella di creare un ‘Piano nazionale sperimentale’ all’interno dei piani triennali scolastici, finanziato con un fondo che ora fa riferimento al Ministero dell’Istruzione ma che poi ricercherà risorse provenienti da più settori a partire da quello dell’agricoltura e della salute. Ma non solo. Il ddl prevede l’istituzione di mense didattiche, laboratori della biodiversità, distributori automatici di frutta e latte in sintonia con progetti europei per stimolare la crescita di consumo di frutta e latte per lanciare una sfida alle merendine e in contrasto alla crescita di obesità tra i bambini. Una grande occasione di cambiamento – conclude Pignedoli – che non dobbiamo lasciar sfuggire’.

Ne Parlano