“Dunque, se abbiamo capito bene, non sarà un reddito di cittadinanza ma un buono spese, con l’aggravante di venire azzerato ogni fine mese e dunque di perdere quanto eventualmente non speso o risparmiato. Non si potrà rifiutare l’eventuale offerta di lavoro ma anche sì se proviene da fuori città o regione. Se le famiglie avranno bisogno di un frigorifero non potranno assolutamente acquistarlo perché non è un bene di prima necessità. Quindi gli unici consumi che cresceranno saranno solo ed esclusivamente quelli dei beni di prima necessità e bisognerà vedere fino a che costo e di che marca dovrà essere un cappotto o una stufa per poter essere considerati tali.
Anche se l’eventuale offerta di lavoro sarà molto ma molto di meno coerente con la formazione e le competenze acquisite, si sarà comunque costretti ad accettare.
Non è una misura di welfare, non ne ha assolutamente il profilo, ma una misura che rischierà di creare una bolla occupazionale, nel migliore dei casi dequalificata, e lavoro nero.
Non una misura universale né un sostegno strutturale all’occupazione di qualità.
Non una misura tesa a migliorare ed estendere la qualità dei servizi territoriali ma una misura che, pur di essere messa in campo, taglierà servizi e welfare, quelli già esistenti.
Nel frattempo Luigi Di Maio dopo essere andato in Germania non parla più di modello tedesco. Difficilmente applicabile, come era prevedibile, considerata la radicale differenza tra il nostro mercato del lavoro e quello tedesco, uno tra tutte il modello di formazione duale per cui viceversa nel nostro Paese il Governo taglia le ore dedicate all’alternanza scuola-lavoro, e la strutturazione dei centri per l’impiego. La verità è che confusione, approssimazione, improvvisazione, regnano sovrane.
Mentre invece quello che è necessario al Paese è una strategia che punti su lavoro, occupazione, innovazione, sostegno alle imprese e alla manifattura d’eccellenza, stretta connessione tra crescita e inclusione. Il risveglio da questa ubriacatura rischia di essere devastante: a pagare saranno solo i cittadini”. Così su Facebook la senatrice del Pd Teresa Bellanova.


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