“Il Comune di Milano aveva espresso la volontà di candidarsi ad ospitare la sede della futura ELA (Autorità europea del lavoro) che avrebbe permesso non solo a Milano, ma anche all’Italia di generare investimenti e creare nuovi posti di lavoro, oltre che dare prestigio al nostro Paese. Avevamo chiesto con un’interrogazione, sia alla Camera che al Senato, che il Governo si attivasse per sostenere la candidatura dell’Italia. Ebbene, oggi scopriamo cosa ha fatto il Governo: un bel niente! Sono infatti altri i Paesi UE ad essersi candidati ad ospitare la sede della futura ELA, presentando la loro proposta al Consiglio UE. Si tratta di Nicosia (Cipro), Sòfia (Bulgaria), Riga (Lettonia) e Bratislava (Slovacchia).
Dell’Italia, di Milano, purtroppo, non vi è traccia”, lo scrive sui social il senatore del PD Eugenio Comincini.


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