“L’emendamento del M5S per cancellare la parità di genere dai princìpi per la stesura del bilancio Ue è semplicemente inquietante”.
Così la Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli commenta l’emendamento che gli europarlamentari del Movimento 5 Stelle Marco Valli e Marco Zanni hanno presentato alle Linee guida per il bilancio dell’Unione Europea 2017.
“La parità di genere – dichiara Valeria Fedeli – è un princìpio cardine di tutte le democrazie avanzate e dell’Unione europea, che infatti al paragrafo 17 delle Linee guida per il bilancio ricorda che il gender mainstreaming deve sostenere le politiche dell’Unione come princìpio orizzontale. La richiesta di cancellazione di questo paragrafo, non a caso avanzata anche da una parlamentare a Bruxelles del partito razzista e antieuropeista Front National, pone davanti a un problema serio, che va oltre la pura provocazione: c’é ancora chi fa fatica a comprendere il valore del principio della parità di genere, che se perseguito nelle attività pubbliche a tutti i livelli, come proposto nelle Linee guida dell’Ue, è un fattore di eliminazione delle discriminazioni e di arricchimento della democrazia e delle potenzialità di sviluppo dell’intera società”.
“Mi auguro – conclude Valeria Fedeli – che la stragrande maggioranza delle donne e degli uomini dell’Europarlamento non prendano neanche in considerazione questa richiesta, guardando alla parità come valore positivo e come necessità che ci riguarda tutti: il concetto di mainstreaming di genere, formalizzato per la prima volta ventuno anni fa con la conferenza di Pechino, ha avviato un circolo virtuoso di portata planetaria, orientando le scelte legislative e programmatiche in tutti i settori verso la parità e la non discriminazione, ora non possiamo permettere a nessuno di metterne in discussione il grande valore politico e culturale, sarebbe un passo indietro molto pericoloso”.


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