“Siamo allibiti dal crescendo di accuse ed ingerenze che il governo italiano sta rivolgendo alla Francia. A nome mio personale e di tutto il gruppo del Pd le rinnovo il sentimento di amicizia che lega storicamente i nostri due Paesi”.
Comincia così la lettera che il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci ha trasmesso all’ambasciatore francese a Roma Christian Masset, richiamato in Patria per il crescendo di polemiche del governo italiano.
“Abbiamo deplorato-continua Marcucci- l’incontro tenuto dal vicepremier Di Maio a Parigi con le frange piu estreme dei gilet gialli. Si tratta di un’inaudita ingerenza nella vostra politica interna, che riteniamo inaccettabile, soprattutto quando a farla è un ministro di un Paese storicamente alleato. Abbiamo più volte denunciato-continua il presidente dei senatori Pd nella missiva- le affermazioni deliranti di esponenti della maggioranza parlamentare come Alessandro Di Battista, che hanno il solo scopo di alimentare un sentimento di odio nei confronti della Francia. Non vi nascondiamo la nostra preoccupazione per un Governo, che sta tentando di cambiare il sistema di alleanze internazionali del nostro Paese, la scelta sul Venezuela di stare di fatto con Russia e Turchia, invece che con Francia, Germania e Regno Unito è solo l’ultimo caso. La prego di trasmettere anche al Presidente Macron il nostro dispiacere e la nostra opposizione al comportamento del governo di Roma, e di rinnovare a tutto il popolo francese, il nostro rispetto e la nostra amicizia”, conclude Marcucci.

Di seguito il testo della lettera all’Ambasciatore Christian Masset

Gentile Ambasciatore,

Le scrivo per rappresentarLe, per conto delle senatrici e dei senatori del Gruppo del Partito Democratico in Senato, la nostra vicinanza ed il nostro disappunto per i continui attacchi pretestuosi perpetuati da Ministri del governo italiano a danno del Suo Paese.

Nel rinnovarLe i nostri storici sentimenti di amicizia e di stima nei confronti delle Istituzioni del Suo Paese e del popolo francese, non posso esimermi dal rappresentarLe la nostra profonda indignazione per i recenti incontri, che hanno visto protagonista il Vice premier Luigi Di Maio ed alcuni dei responsabili delle violenze e degli scontri che hanno infuocato le città francesi nelle ultime settimane, nonché causato il ferimento di decine di agenti di pubblica sicurezza. Si tratta di una ingerenza francamente inqualificabile.
Tali incontri si sono svolti dopo che per alcune settimane i vertici del governo italiano hanno a più riprese continuato a criticare, in maniera assolutamente pretestuosa, le Istituzioni francesi. Critiche avanzate al solo scopo di aumentare la visibilità interna e che hanno, purtroppo, messo a dura prova le nostre relazioni diplomatiche. Non Le nascondo la nostra preoccupazione per un Governo, che sta tentando di cambiare il sistema di alleanze internazionali del nostro Paese, la scelta sul Venezuela di stare di fatto con Russia e Turchia, invece che con Francia, Germania e Regno Unito è solo l’ultimo caso.

Certo che tali atteggiamenti non muteranno i nostri storici rapporti di solidarietà e di impegno comune tesi alla salvaguardia dei valori fondanti la Comunità europea e di condanna dei movimenti politici di estrazione violenta, mi consenta di rinnovarLe i nostri sentimenti di profondo rispetto e di rappresentarli al Presidente Macron e ai vertici del Governo francese.

Cordiali saluti,

Andrea Marcucci


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