“E’ urgente mettere in campo azioni che permettano politiche di cooperazione europee ed euromediterranee volte ad affrontare le sfide comuni e le problematiche che coinvolgono i paesi e le regioni mediterranee” Lo sottolinea il senatore del Pd Gianni Pittella che, a tale proposito, ha presentato una interrogazione al Presidente del Consiglio, sottoscritta dai senatori Astorre, Cucca, Fedeli, Garavini, Giacobbe, Patriarca, Rojc, Stefano, Valente. “Quali iniziative il Governo intende intraprendere in sede europea – chiedono i parlamentari dem – per promuovere la costituzione, in tempi brevi, della Macroregione del Mediterraneo Centro- Occidentale, in grado di connettere, per la realizzazione di politiche comuni, i Paesi dell’Unione europea che si affacciano sul Mediterraneo con Tunisia, Libia, Marocco. E quali misure si vogliono attuare – chiedono ancora – al fine di vedere coinvolto il nostro Paese e le sue imprese nell’ideazione, progettazione e realizzazione delle infrastrutture di collegamento dei Paesi nordafricani con l’area europea, anche in considerazione della programmazione delle risorse dell’UE nel quadro delle grandi reti transeuropee”.

Di seguito testo interrogazione
Interrogazione a risposta scritta

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Premesso che:
le strategie macroregionali, nell’intenzione delle istituzioni europee, sono state realizzate in aree che rappresentano la naturale evoluzione dell’UE in termini di cooperazione transfrontaliera; esse sono in grado di mobilitare attori del settore pubblico e privato, la società civile e il mondo accademico, nonché le risorse per l’attuazione di politiche interconnesse, a lungo termine e trasversali; si esprime in tale senso, da ultimo, la Risoluzione del Parlamento europeo del 16 gennaio 2018, sull’attuazione delle strategie macroregionali dell’UE (2017/2040 INI);
nel 2009 venne istituita la prima macroregione, quella relativa all’area del Mar Baltico, nel 2010 la macroregione danubiana, nel 2014 la macroregione adriatico-ionica ed infine nel 2015 venne istituita la macroregione Alpina;
nel 2011 le Commissioni Sviluppo Regionale ed Esteri del Parlamento europeo e, nel 2012, il Parlamento Europeo stesso avevano proposto di realizzare Macroregioni del Mediterraneo, tra l’altro anche per affrontare i problemi migratori;
in particolare, nella Risoluzione del 3 luglio 2012 sull’evoluzione delle strategie macroregionali dell’UE (2011/2179 INI), il Parlamento europeo, nel sottolineare che “lo spazio mediterraneo è un insieme coerente, che forma un unico bacino culturale e ambientale in cui si condividono diverse caratteristiche e priorità comuni”, sosteneva l’attuazione di una strategia macroregionale per il bacino del Mediterraneo al fine di “offrire un piano d’azione volto ad affrontare le sfide comuni e le problematiche cui sono confrontati i paesi e le regioni mediterranee e al fine di strutturare questo spazio essenziale per lo sviluppo e l’integrazione dell’Europa”, chiedendo al Consiglio e alla Commissione di agire rapidamente in tal senso;
considerato che:
già nel 2010, con la “Dichiarazione di Palermo”, oltre 40 istituzioni e associazioni (tra cui Arlem, Unione del Mediterraneo, il Comitato delle Regioni e il C.E.S.E.) di 20 Paesi del Mediterraneo avevano convenuto sull’opportunità di realizzare una Macroregione del Mediterraneo, con un programma prioritariamente orientato al governo dei flussi migratori, alla salvaguardia dell’ambiente, allo sviluppo dei trasporti, alla cooperazione della ricerca e dell’università, al sostegno all’agricoltura, e allo sviluppo di un nuovo modello di turismo;
il 7 aprile scorso si è svolto presso l’Università di Messina un Forum sulla Macroregione del Mediterraneo Centro-Occidentale, finalizzato tra l’altro a sollecitarne la nascita, come struttura di governance multilivello che garantisca la partecipazione di autorità regionali, locali e dei cittadini alle politiche di cooperazione europee ed euromediterranee;

a partire dall’esperienza delle quattro Macroregioni già istituite, in virtù delle risoluzioni del Parlamento Europeo succitate e rimaste finora senza concreta realizzazione, sembra quanto mai urgente procedere a opportune azioni che permettano politiche di cooperazione europee ed euromediterranee per la cultura, la tutela ambientale, la ricerca scientifica, l’innovazione, i sistemi energetici, la connettività territoriale, la mobilità urbana sostenibile, e dunque lo sviluppo socioeconomico della terra meridionale e dei paesi rivieraschi del Mediterraneo centro occidentale;
il concerto delle regioni Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania per la costruzione di una MacroRegione del Mediterraneo occidentale costituisce d’altronde anche l’occasione per realizzare quella cooperazione territoriale indispensabile allo sviluppo equilibrato e sostenibile del Mezzogiorno d’Italia; si tratterebbe d’altronde di una grande opportunità per l’intero Paese, attraverso, in primo luogo, il potenziamento delle infrastrutture materiali ed immateriali di connessione dell’intera area: infrastrutture integrate per connettività, logistica, mobilità urbana sostenibile, e in altri campi delle economie dello sviluppo;
considerato altresì che:
come è stato evidenziato nel corso del Forum di Messina, alcuni Stati del Mediterraneo hanno in cantiere programmi e iniziative che lasceranno purtroppo l’Italia esclusa dai grandi progetti di sviluppo futuri;
si chiede di sapere:
quali urgenti iniziative in sede europea il Governo intenda intraprendere, al fine di promuovere la costituzione in tempi quanto più brevi della Macroregione del Mediterraneo Centro- Occidentale, in grado di connettere per la realizzazione di politiche comuni i Paesi dell’Unione europea che si affacciano sul Mediterraneo con Tunisia, Libia, Marocco;
quali misure, nelle more della costituzione della Macroregione del Mediterraneo Centro-Occidentale, si intendano mettere in atto al fine di veder coinvolto il nostro Paese e le sue imprese nella ideazione, progettazione e realizzazione delle infrastrutture di collegamento dei Paesi nordafricani con l’area europea, anche in considerazione della programmazione delle risorse dell’UE nel quadro delle grandi reti transeuropee.

PITTELLA , ASTORRE , CUCCA , FEDELI , GARAVINI , GIACOBBE, PATRIARCA, ROJC , STEFANO , VALENTE


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