“Si può ben dire che il nostro governo ha perso l’opportunità di essere determinante per una svolta alla guida della Commissione e ha determinato la conferma della linea rigorista con la scelta, di nuovo, di un conservatore alla guida della Commissione. Con il suo peso l’Italia poteva imprimere una volta e avere una Presidenza attenta al tema dei conti, degli investimenti, dei migranti su posizioni utili all’interesse nazionale. Invece siamo stati determinati per fare gli interessi del gruppo di Visegrad. Probabilmente perché per la propaganda è meglio avere un nemico in Europa. Ora chi è un pericolo per l’interesse nazionale?”. Lo scrive Rampi, senatore PD segretario della delegazione italiana al Consiglio d’Europa su Facebook.


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