“La Commissione Bilancio del Senato è stata ieri teatro di un importante confronto sul principale tema politico di questa fase: il tema del futuro dell’Unione europea, un tema che sta acquistando centralità anche nella ormai avviata campagna elettorale, perché da esso dipende buona parte del futuro del nostro paese”. Così il presidente della 5ª Commissione del Senato, il democratico Giorgio Tonini.

“La Commissione – spiega Tonini – doveva esprimere un parere su un pacchetto di documenti della Commissione europea che intendono proporre ulteriori tappe verso il completamento dell’Unione economica e monetaria, a cominciare dalla integrazione del Fiscal Compact nell’ordinamento giuridico dell’Unione, sulla base di una valutazione dell’esperienza maturata in questi cinque anni di attuazione; la trasformazione dell’attuale Meccanismo europeo di stabilità in un vero e proprio Fondo monetario europeo; la previsione di un ministro europeo dell’economia e delle finanze che sia al tempo stesso vicepresidente della Commissione europea e presidente dell’Eurogruppo”.

“Il relatore di maggioranza del parere, il senatore del Pd Paolo Guerrieri Paleotti – prosegue Tonini – ha proposto un parere favorevole, con alcune osservazioni, volte a condizionare l’inserimento del Fiscal Compact nell’ordinamento  giuridico europeo, ad una integrazione del suo contenuto con la previsione dell’opportuna flessibilità positivamente sperimentata in questi anni, dell’inserimento di una clausola degli investimenti da parte dei Paesi membri e di un meccanismo specifico diretto al finanziamento di grandi progetti di investimento a livello europeo, ben oltre le modeste cifre attivate dal piano Juncker”.

“Il dato politico che merita rilevare – osserva Tonini – è che il testo del parere è stato approvato dai soli gruppi di maggioranza. Il M5S ha presentato una risoluzione alternativa, illustrata dalla senatrice Barbara Lezzi, di netta contrapposizione alle proposte della Commissione europea, mentre Forza Italia e la Lega, come pure Liberi e Uguali, pur non presentando proprie proposte alternative, hanno votato insieme al M5S contro il documento della maggioranza, dunque contro il parere favorevole alle proposte della Commissione europea”.


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